Nel prendere visione del comunicato stampa del Consigliere Calamaio in ordine alla seduta consiliare del 10 u.s., che ha trattato le controdeduzioni al parare del C.R.U. sul P.R.G., è assolutamente doveroso politicamente e moralmente informare la Città sul reale svolgimento dell’iter dei lavori. Preliminarmente va ricordato che senza la presenza in aula dei consiglieri indipendenti e di minoranza ( Fioriglio, Vitali, , Incardona e Gagliano) il Consiglio sarebbe saltato così come il giorno precedente quando proprio un consigliere del P.D., uscendo,aveva fatto mancare il numero legale.
Ritornando proprio al Consiglio di giorno 10 il Consigliere Calamaio dimentica volutamente che la di lui cosiddetta “ ininfluente minoranza “ con ampio ed articolato dibattito, oltre la presenza, ha partecipato e consentito la definitiva approvazione dello strumento urbanistico senza per questo manifestare all’esterno autoelogi politici che debbono ascriversi solamente al senso di responsansabilità civile e politica di tutto il Consiglio.
Questo è il nuovo metodo di fare politica al termine di un atto, fare proclami anziché ringraziare la minoranza per avere partecipato al completamento dell’atto. Chiedo al C.C. Calamaio quale programma dell’Amm.ne ha sostenuto ritenuto che l’art. 44 delle norme di attuazione, fortemente voluto e sostenuto dal Sindaco, quando lui stesso si è astenuto, unitamente a tutto il P.D. , ( fatta eccezione del Presidente del Consiglio che ha espresso voto favorevole ) presente in aula senza dare una motivazione Politica.
Il Consigliere citato non spiega che i lavori e le conclusioni sul P.R.G. avrebbero potuto presentare altre significative soluzioni solo se una parte dei Consiglieri del P.D. avessero rispettato un iter procedurale diverso come richiesto da alcuni Consiglieri e se l’Amministrazione avesse dato più forza alla richiesta del Consiglio , pretendendo la doverosa presenza in Aula del Redattore del Piano che, sebbene invitato, si è reso assente.
Tutto ciò evidenzia il costante malessere del P.D. e la insensibilità dell’Amm/ne di correlarsi con le forze consiliari quando seri problemi della Città lo richiedano: il recente passato relativo alle “ strisce blu ” docet.
L’urgenza di un maldestro comunicato stampa forse stava a significare la necessità di autoproclamarsi portavoce del P.D., in un frangente in cui mancano alcune figure consiliari di rilievo, dimenticando che proprio in quei momenti il riconoscimento agli assenti deve essere espresso.
Chiedo che anche gli altri consiglieri presenti diano testimonianza di quanto precede al fine, anche, di precisare che nessun particolare ruolo ha rivestito l’estensore del comunicato nel lungo iter del P.R.G.
Alcune componenti politiche in questi anni si sono preoccupati più di ostacolare coloro che hanno cercato di intestare al Consiglio Comunale le soluzioni delle diverse necessità della Città, al disopra delle appartenenze , invece di dare ad esse voce e forza con la propria maggioranza consiliare.
Di quanto è stato fatto si dovrà rendere conto al giudizio dei cittadini al quale giudizio elettorale invito quanti, all’ombra dei Partiti ed al chiuso delle direzioni, si arrogano il criterio di stabilire con i loro intellettuali proclami le decisioni che vengono prese nell’aula del Consiglio Comunale.
Il resto alla prossima.
Piazza Armerina, 12.03.2010.
Basilio Fioriglio