di Anna Maria Di Rosa, docente IIS “E. Majorana”
Ho letto con attenzione ed interesse le considerazioni, peraltro condivise, della collega Rosanna Curcuraci, essendo esse un’ ideale prosecuzione di una conversazione tra un gruppo di docenti, i quali non avevano potuto fare a meno di riflettere sul senso di abbandono e di degrado diffuso, che è percepito un po’ da tutti nella nostra città, specialmente quando si esce dal territorio e si ha modo di confrontare la nostra realtà con quella di altre cittadine siciliane, per esempio del ragusano, o del trapanese, o del siracusano, ecc.. i cui centri storici sono stati recuperati e rinnovati da sapienti restauri conservativi, curati con la pulizia degli spazi urbani e con la riqualificazione delle aree destinate a verde pubblico, divenute in questi ultimi anni molto accoglienti dal punto di vista turistico sia per le variegate offerte di svago e di intrattenimento, sia anche per la varietà di prodotti enogastronomici garantiti da speciali marchi DOC.
Purtroppo questo non accade nella nostra città, dove le iniziative sono da anni casuali ed improvvisate, e , cosa ancora peggiore, dove tutto resta incompiuto: vedi Villa Garibaldi (prezioso orto botanico dell’annesso convento francescano e splendido esempio, un tempo, di giardino all’italiana), devastata da un restauro distruttivo e abbandonata ad un malinconico degrado.
Mi sono chiesta più volte, visitando le chiese siciliane e non, come mai fossero tutte così ricche di arredi risalenti a diverse epoche storiche e, pur realizzati con materiali e stili diversi, conservati gelosamente al loro posto. Lo stesso non può dirsi delle nostre chiese, dove ti vergogni di portare un ospite in quanto, per la visione molto personalistica di preti, architetti ed esperti degli Enti preposti al restauro, si mescolano pavimentazioni pseudoantiche con tetti lignei o altari settecenteschi ( Chiesa di S. Pietro e del Carmine), si eliminano lampadari antichi e si sostituiscono con lucide copie che fanno bella mostra di sé, si sostituiscono preziose “ Via crucis” d’epoca per mettere al loro posto manufatti in ceramica, che nulla hanno a che vedere con lo stile della Chiesa.
E che dire delle case dipinte in rosa confetto e giallo pulcino, che “fanno colore” sotto la Cattedrale o tra il Castello Aragonese e il Palazzo Velardita?
Se chiedi, ti rispondono che quei colori li dà la Soprintendenza. Ma posso mai credere che un Ente, preposto al recupero ed alla valorizzazione dei beni, possa poi consigliare quegli obbrobri?
Preferisco pensare che la causa si deve ricercare nella mancanza di controlli severi e rigorosi, nella mancanza di un regolamento da fare rispettare a tutti i cittadini, alle ditte che eseguono i lavori, ai direttori dei lavori che avvallano certe scelte oggettivamente prive di gusto: un regolamento, attraverso il quale non sia consentito di sostituire i portali in pietra arenaria in Via La Malfa con bianchi ventagli giapponesi, o scalini antichi con lucido granito rosso o nero, o portoni ed infissi in legno con altrettanti variopinti arredi in alluminio anodizzato oro o argento….
Un regolamento che la Fidapa, da me presieduta nel lontano 1996, quando furono istituite alcune manifestazioni che avevano la presunzione di attirare turisti e creare pubblicità alla città (Cortili e balconi fioriti, presepi nel tempo e nel mondo, ecc..) propose all’amministrazione di allora, per bloccare uno scempio che cominciava ad essere messo in atto nell’indifferenza generale.
Ritengo che la Fidapa - e con Lei le altre associazioni - sia ancora disponibile a collaborare con l’amministrazione di oggi, affinché si possa stilare un regolamento che tuteli la nostra città da altri scempi, in quanto i nostri beni, se opportunamente sfruttati, potrebbero essere un vero volano per l’economia.
Chi sono
Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com
___________
"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"
TUTTI GLI ARTICOLI
-
►
2024
(6)
- ► luglio 2024 (1)
- ► maggio 2024 (1)
- ► marzo 2024 (1)
- ► febbraio 2024 (1)
-
►
2023
(32)
- ► dicembre 2023 (1)
- ► ottobre 2023 (1)
-
►
2018
(36)
- ► novembre 2018 (1)
- ► giugno 2018 (1)
- ► marzo 2018 (7)
-
►
2017
(98)
- ► novembre 2017 (1)
- ► febbraio 2017 (9)
-
►
2016
(374)
- ► dicembre 2016 (34)
- ► novembre 2016 (22)
- ► ottobre 2016 (25)
- ► settembre 2016 (27)
- ► luglio 2016 (10)
- ► giugno 2016 (25)
- ► maggio 2016 (32)
- ► aprile 2016 (29)
- ► marzo 2016 (49)
- ► febbraio 2016 (51)
- ► gennaio 2016 (61)
-
►
2015
(729)
- ► dicembre 2015 (63)
- ► novembre 2015 (45)
- ► ottobre 2015 (57)
- ► settembre 2015 (76)
- ► agosto 2015 (84)
- ► luglio 2015 (47)
- ► giugno 2015 (38)
- ► maggio 2015 (57)
- ► aprile 2015 (67)
- ► marzo 2015 (67)
- ► febbraio 2015 (64)
- ► gennaio 2015 (64)
-
►
2014
(1103)
- ► dicembre 2014 (94)
- ► novembre 2014 (65)
- ► ottobre 2014 (81)
- ► settembre 2014 (69)
- ► agosto 2014 (83)
- ► luglio 2014 (81)
- ► giugno 2014 (76)
- ► maggio 2014 (103)
- ► aprile 2014 (99)
- ► marzo 2014 (105)
- ► febbraio 2014 (121)
- ► gennaio 2014 (126)
-
►
2013
(1877)
- ► dicembre 2013 (135)
- ► novembre 2013 (107)
- ► ottobre 2013 (154)
- ► settembre 2013 (98)
- ► agosto 2013 (149)
- ► luglio 2013 (111)
- ► giugno 2013 (157)
- ► maggio 2013 (149)
- ► aprile 2013 (182)
- ► marzo 2013 (217)
- ► febbraio 2013 (168)
- ► gennaio 2013 (250)
-
►
2012
(2417)
- ► dicembre 2012 (219)
- ► novembre 2012 (242)
- ► ottobre 2012 (221)
- ► settembre 2012 (196)
- ► agosto 2012 (170)
- ► luglio 2012 (196)
- ► giugno 2012 (177)
- ► maggio 2012 (268)
- ► aprile 2012 (187)
- ► marzo 2012 (209)
- ► febbraio 2012 (163)
- ► gennaio 2012 (169)
-
►
2011
(2196)
- ► dicembre 2011 (185)
- ► novembre 2011 (168)
- ► ottobre 2011 (139)
- ► settembre 2011 (156)
- ► agosto 2011 (155)
- ► luglio 2011 (171)
- ► giugno 2011 (161)
- ► maggio 2011 (200)
- ► aprile 2011 (218)
- ► marzo 2011 (187)
- ► febbraio 2011 (178)
- ► gennaio 2011 (278)
-
▼
2010
(2750)
- ► dicembre 2010 (279)
- ► novembre 2010 (239)
- ► ottobre 2010 (256)
- ► settembre 2010 (221)
- ► agosto 2010 (260)
- ► luglio 2010 (287)
- ► giugno 2010 (192)
- ▼ maggio 2010 (186)
- ► aprile 2010 (154)
- ► marzo 2010 (231)
- ► febbraio 2010 (222)
- ► gennaio 2010 (223)
-
►
2009
(1670)
- ► dicembre 2009 (240)
- ► novembre 2009 (197)
- ► ottobre 2009 (193)
- ► settembre 2009 (146)
- ► agosto 2009 (175)
- ► luglio 2009 (146)
- ► giugno 2009 (101)
- ► maggio 2009 (106)
- ► aprile 2009 (84)
- ► marzo 2009 (121)
- ► febbraio 2009 (90)
- ► gennaio 2009 (71)
-
►
2008
(990)
- ► dicembre 2008 (93)
- ► novembre 2008 (94)
- ► ottobre 2008 (118)
- ► settembre 2008 (112)
- ► luglio 2008 (104)
- ► giugno 2008 (130)
- ► maggio 2008 (98)
- ► aprile 2008 (69)
- ► marzo 2008 (64)
- ► febbraio 2008 (49)
-
►
2007
(210)
- ► dicembre 2007 (36)
- ► novembre 2007 (52)
- ► ottobre 2007 (65)
-
►
2006
(15)
- ► giugno 2006 (1)
- ► aprile 2006 (1)
- ► marzo 2006 (1)
- ► gennaio 2006 (2)
-
►
2005
(2)
- ► novembre 2005 (1)
- ► luglio 2005 (1)
-
►
2004
(7)
- ► settembre 2004 (1)
- ► aprile 2004 (1)