sabato 12 giugno 2010

Arrestato gioielliere piazzese scoperto a coltivare piante di marjuana

Gli uomini del Commissariato di Piazza Armerina diretti dal Vice Questore aggiunto dott. Giancarlo Consoli, coadiuvati dagli uomini della Squadra Mobile diretta dal Vice Questore Aggiunto dott. Giovanni Cuciti, hanno proceduto al sequestro di ben 71 piante di marijuana, un ingente quantitativo di droga già suddivisa in decine di dosi ed arrestato un uomo piazzese, titolare di una gioielleria, incensurato, classe 61, per coltivazione di piante atte a produrre sostanze stupefacenti (marjuana) e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, nonché semi vegetali delle stesse piante di marijuana suscettibili di germogliare.
In particolare, a conclusione di un’articolata attività investigativa - condotta, in maniera prevalente, con strumenti tradizionali, quali servizi di osservazione e pedinamenti - nata dai mirativi servizi di perlustrazione delle contrade di questo centro, finalizzati alla individuazione di piantagioni illecite di piante tipo marijuana - che trovano il clima ideale nella stagione in corso per svilupparsi gli investigatori piazzesi, accortisi che il gioielliere, si recava frequentemente, nella sua casa rurale di c.da Rabugino, adottando cautele”eccessive, per chi semplicemente si reca nella sua casa in campagna, decidevano di seguire il soggetto sino alla sua proprietà rurale..............

Da un sopralluogo esterno, gli agenti riuscivano ad intravedere le piante, opportunamente occultate fra altra vegetazione della campagna. Avendo riscontro dei precedenti servizi, i poliziotti accedevano - al fine di perquisire l’area - nel fondo in questione completamente recintato con paletti e rete metallica nell’area circostante il caseggiato, accessibile attraverso un cancello in metallo, le cui chiavi venivano rinvenute nella disponibilità del commerciante armerino.
Nell’area recintata precedentemente individuata, precisamente nell’area antistante il fabbricato rurale, si rinvenivano immediatamente numerose piante di marijuana, parzialmente occultate da una artigianale recinzione con telo verde, cellophane e sacco in plastica.
Nello specifico venivano scoperte 71 piante di marijuana, con fusto di altezza compresa tra cm.10 e cm.110, coltivate in 6 vasi, impiantate in terriccio umido da recente irrigazione”. Tale condizione di coltivazione lasciava presupporre, stante le condizioni climatiche della giornata l’uomo avesse provveduto alla irrigazione delle citate piante alcune ore prima.
La perquisizione proseguiva all’interno del fabbricato rurale sito nella proprietà, ed al piano terra, nel vano cucina, all’interno del sotto lavello, veniva rinvenuto un sacchetto in plastica contenente 6 involucri, contenenti a loro volta foglie essiccate di sostanza stupefacente tipo marijuana, pronta al consumo, per un peso complessivo di grammi 14,00.
Sempre all’interno della stessa abitazione di campagna veniva rinvenuto un barattolo in vetro, contenente grammi 51,60 di semi di pianta tipo marijuana ( peso corrispondente ad alcune centinaia di semi).
I poliziotti, avendo avuto pieno riscontro dei servizi effettuati, decidevano di sottoporre a perquisizione l’abitazione del commerciante, sita nel centro armerino, ed anche in questo sito la perquisizione dava esito positivo in quanto nel vano adibito a cucina, all’interno di un sopramobile, venivano rinvenuti:
2 involucri in cellophane contenenti ognuno foglie di marijuana pronte all’uso, rispettivamente del peso di grammi 0,90 e 0,40;
1 involucro contenente foglie di marijuana pronte all’uso, del peso di grammi 3,4;
1 piccolo barattolo in vetro, contenente a sua volta grammi 5,90 di semi di marijuana;
In considerazione della gravita dei fatti accertati e desumibili dalla consistente quantità di piante vegete rinvenute in coltivazione, nonché dal fatto che nei luoghi in narrativa descritti venivano rinvenuti diversi involucri di marijuana pronta all’uso, ed all’eventuale cessione, i poliziotti decidevano di arrestare l’uomo per gli indicati reati di coltivazione illecita di piante da cui poter ricavare sostanze stupefacente e detenzione di marijuana a fini di spaccio.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, veniva tradotto in stato di arresto presso la casa circondariale di Enna, a disposizione dell’ Autorità Giudiziaria competente, mentre l’area, le piante rinvenute, nonchè lo stupefacente scoperto, venivano sottoposti a sequestro.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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