Il 12 e 13 giugno, a Piazza Armerina presso il plesso Fontanazza della Scuola Elementare “Rocca Chinnici”, l’associazione Libera per la lotta contro la mafia ha organizzato la manifestazione “Libera tutti in Piazza”, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale.
A meno di 24 ore dalla nomina, abbiamo intervistato Umberto Di Maggio (nella foto a destra), presidente di Libera Sicilia.
Perché avete scelto Piazza Armerina come sede di questo evento?
Da quando siamo nati, questa è la prima assemblea di Libera in Sicilia. Libera non ha l’ansia di piantare le bandierine, di festeggiare la conquista di un territorio. Libera è un’associazione di associazioni che lavora territorialmente, che è presente oggi in tutte le regioni d’Italia, in trenta stati in Europa con quaranta associazioni e anche in Messico. Più che un’associazione noi siamo una rete, pertanto quando lavoriamo nei territori per creare questo cosiddetto associazionismo antimafia abbiamo ben chiaro che affinché le mafie nel nostro territorio – sto usando il plurale, sto dicendo mafie – cessino di esistere, come tutti auspichiamo, è necessario fare un patto; il patto è “Se ognuno fa qualcosa”, come diceva don Pino Puglisi a Brancaccio, se ognuno fa qualcosa e questo qualcosa è: lavoriamo nei territori, lavoriamo lì dove c’è bisogno, e la nostra Sicilia ha interamente bisogno di noi. Ecco perché abbiamo pensato a Piazza Armerina, provincia di Enna, un territorio al centro della Sicilia dove Libera non ha ancora la bandierina piantata, ma questa iniziativa è sicuramente un punto di partenza. Vogliamo unire tutte le forze che augurano un destino migliore a questa Terra, e per questa Terra intendo tutta la nostra regione.
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