mercoledì 9 giugno 2010

Prende a pugni e schiaffi un ausiliario del traffico. Arrestato Cateno Lentini con l'accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale

Prende a pugni e schiaffi un ausiliare del traffico e viene arrestato dalla Polizia Municipale e dagli uomini della Polizia di Stato, Cateno Lentini, classe 59, con l’accusa di minaccia, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Tutto è accaduto in pochi minuti nella centralissima via Generale Ciancio quando Cateno Lentini, intorno alle ore 11.30, dopo essersi reso conto che l’ausiliare del traffico M.S. aveva posto il verbale di contravvenzione sul parabrezza della sua auto Fiat Uno, per violazione delle norme che disciplinano la sosta nella aree di parcheggio a pagamento, ha deciso di farsi giustizia da se. Pochi minuti è la follia assale Cateno Lentini che, secondo le testimonianze raccolte dagli uomini della Polizia di Stato e da agenti della Polizia Municipale, pare abbia iniziato a colpire con fendenti e schiaffi l’ausiliario del traffico in servizio.
Quest’ultimo riuscito a scappare si rifugia all’interno del Comando della Polizia Municipale della città. Immediato l’intervento degli agenti di P.M. guidati dal comandante Piero Viola e agenti di Polizia di Stato al comando del vicequestore Giancarlo Consoli.
Bloccato, l’aggressore è stato condotto all’interno degli uffici del comando di Polizia Municipale e accusato di minaccia, violenza e resistenza a pubblico ufficiale come prescrive l’articolo 336/337 del codice penale.
L’uomo ha giustificato la sua condotta come legittima difesa. Ipotesi che a quanto pare è stata sconfessata dalle forze dell’ordine attraverso le numerose testimonianze raccolta.
Informata l’autorità giudiziaria, il Procuratore Capo della Repubblica di Enna, Ferrarotti ne ha disposto l’immediato arresto. L’ausiliare del traffico aggredito, per fortuna, se le cavata con cinque giorni di prognosi, salvo complicazioni. All’uomo è stato sequestrato un bastone che, dalle prime testimonianze, pare non abbia avuto il tempo di usare contro M.S. L’uomo è stato tradotto presso la casa circondariale di Enna a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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