lunedì 26 luglio 2010

L'allaccio è inadeguato, un condomino di via Carducci in guerra con il costruttore e AcquaEnna

“Perche dovremmo pagare a causa di un presunto allaccio inadeguato alla fogna comunale che spettava a colui che ha costruito il palazzo?” Questa la domanda che si pongono i condomini che abitano il condomino Il Tulipano sito in via Carducci che dal 1997 sono in guerra con il costruttore, con il comune e ora con AcquaEnna a causa di una fuoriuscita di acque fognarie. Coinvolti nella vicenda la Procura della Repubblica di Enna e il Commissariato di Polizia della Città. “Da tredici anni che denunciamo che il nostro palazzo ha verosimilmente un allaccio inadeguato alla rete fognaria comunale di cui noi non possiamo ritenerci responsabili. Tredici anni di guai e nessuno riesce a porre rimedio se non addossare le responsabilità ai condomini che abitano il palazzo” commenta amaramente l’amministratore Salvatore Meli. Gli ultimi guai risalgono allo scorso mese di maggio quando si è manifestato un rigurgito di acqua dal pozzetto Enel, ubicato sul marciapiede, causato probabilmente dall’intasamento della condotta fognaria. La stessa cosa è avvenuta il 2 e il 23 luglio. Ancora una volta liquami fognari escono dal pozzetto dell’Enel. Sul posto in diverse circostanze sono intervenuti i Vigili del Fuoco, AcquaEnna, i funzionari dell’ufficio tecnico del Comune e gli operai dell’Enel. “In una di queste occasioni” si legge nella nota di protesta dei condomini AcquaEnna, l’ente che gestisce il servizio idrico e fognario della città, “raccomandava di realizzare dei pozzetti di disconnessione tra la fognatura del condomino e la fogna comunale” al fine di individuare se le responsabilità appartengono ai privati o al pubblico. Dello stesso tenore la tesi avanzata dai funzionari dell’ufficio tecnico comunale che hanno assicurato che la fogna comunale è perfettamente funzionante e che i problemi dovrebbe dipendere da un allaccio inadeguato di cui devono rispondere i condomini del palazzo. “A questo punto volgiamo vederci chiaro – conclude la nota dei condomini del Tulipano – abbiamo coinvolto nel passato la Procura ora chiederemo lumi anche al Commissariato di Polizia. Noi siamo disponibili a pagare ciò che ci spetta ma risulta strano che quando abbiamo acquistato gli appartamenti nel progetto originario rilasciato dal Genio Civile, nel 1988, si leggeva che il Palazzo era fornito di un collegamento alla fognatura comunale. Ora ci viene detto che questo collegamento è inadeguato e dovremmo sentirci responsabili noi privati e non il costruttore e coloro che erano chiamata al controllo del rispetto delle norme dei lavori della struttura. E chiediamo che venga effettuato un sopralluogo urgente al fine di definire i necessari interventi per porre fine a questo calvario che va avanti da 13 anni.”

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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