giovedì 15 luglio 2010

Metà degli operatori posti in piazza Mascagni protestano contro Ribilotta, la petizione popolare per trasferire la fiera raggiunge le duemila firme

Metà degli operatori posti in piazza Mascagni protestano contro l’assessore alle attività produttive Teodoro Ribilotta, decidendo di non montare le proprie bancarelle. Ancora momenti di tensione al mercato settimanale ormai al centro del braccio di ferro tra il vicesindaco Ribilotta e l’Anva Confesercenti. “Ancora momenti di forte tensione hanno caratterizzato la giornata dedicata al mercato settimanale” commenta amaramente Salvatore Bonanno responsabile dell’Anva Confesercenti “Più di meta dei miei colleghi hanno deciso di abbandonare la fiera protestando contro la collocazione imposta dall’assessore Ribilotta in piazza Mascagni. E’ vergognoso che al sacrosanto diritto al lavoro, affermato con forza e civiltà dagli operatori, le istituzioni rispondono con un atteggiamento di assoluta indifferenza.” Intanto la petizione popolare, con la quale si chiede il trasferimento della fiera del giovedì in piazza Falcone e Borsellino, ha raggiunto le duemila firme. “La petizione sta riscuotendo un grande successo di adesioni. I cittadini non vogliono il mercato nell’area attorno al piano Sant’Ippolito” commenta il promotore Salvatore Cimino rappresentante dell’Anva Confesercenti “In settimana la petizione con tutte le firme raccolte sarà presentata al presidente del consiglio comunale Calogero Centonze perché il nostro obiettivo, a questo punto, e quello di coinvolgere l’organo supremo, il consiglio comunale, che ha la competenza esclusiva a decidere l’area dove svolgere il mercato. Auspico che i consiglieri si faranno carico delle nostre esigenze interpretando nella giusta maniera la volontà dei piazzesi.” Si punta ad una sorta di mozione di sfiducia, da parte dei cittadini, alle scelte attuate dal vicesindaco Teodoro Ribilotta “Ci siamo posti l’obiettivo di raggiungere una firma in più rispetto ai voti che hanno portato al ballottaggio il sindaco Nigrelli” conferma Salvatore Cimino “Ormai la battaglia che la nostra organizzazione ha sposato la porteremo a termine, voglio vedere poi come l’assessore alle attività produttive Ribilotta si giustificherà con i suoi concittadini.”

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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