giovedì 12 agosto 2010

Giorno 1°: Sarà il Palio della riscossa o l'ultimo Palio nigrelliano?



Parte oggi pomeriggio la 55a edizione del Palio dei Normanni. Alle ore 18 in piazza Teatro andrà in scena la prima delle tre giornate di quella che un tempo si chiamava Cavalcata. Da qualche anno ormai che il Palio ha previsto, all’interno del suo programma, la consegna delle armi ai cavalieri giostranti dei quattro quartieri storici della città. Il momento clou domani e sabato, 14 agosto. Domani, alle ore 18, in piazza Duomo, saranno, simbolicamente consegnate le chiavi della città al Gran Conte Ruggero d’Altavilla anche se quest’ultimo, come sostenuto da molti storici, in realtà, non ha mai messo piede nella capitale delle genti lombarde stanziate in sicilia. Una consegna che vuole simboleggiare la liberazione dall’occupazione araba. Da quelli che venivano chiamati gli “infedeli”. Ma, come ricordano i numerosi studiosi di questa straordinaria civiltà, le innovazioni apportate dagli arabi, sul piano scientifico, culturale, economico, artistico e letterario, in tutti i paesi conquistati, sono innegabili. Ma questa è un'altra storia. Il Palio dei Normanni è una manifestazione che vive tra storia, leggende e racconti popolari. Difficile dire dove si ferma la storia e inizia la leggenda. Poi, sabato, giorno 14 agosto, alle ore 17, all’interno del campo sportivo Sant’Ippolito, la sfida dei quartieri. Il momento, forse, più spettacolare della kermesse normanna. I cavalieri dei quattro quartieri si sfideranno in diverse prove di abilità. Alla fine, chi risulterà vincitore porterà a casa il Vessillo di Maria Santissima delle Vittorie. Anche qui non mangano elementi di riflessione tesi a migliorare la manifestazione. Vi sono studiosi piazzesi che chiedono da anni che il Palio possa calarsi, a pieno titolo, dentro una società multietnica. Dentro una società che cambia e che coinvolge oggi la vita quotidiana del popolo siciliano. Ogni anno si assiste all’interno del corteo a spettacoli che ben poco hanno a che vedere con la storia di quel tempo. Perché allora non pensare, per un momento, che il pupo del saraceno, preso a colpi di mazza, di lancia, sia, piuttosto che il simbolo della pace, del dialogo tra le diverse civiltà, il simbolo di una guerra contro una civiltà, che da decenni, subisce dalla parte occidentale del pianeta un tentativo di colonizzazione teso a colpirne il cuore, l’identità, la cultura, gli usi i costumi e le credenze religiose di un popolo, di una civiltà, che nel bene o nel male, è stata protagonista in Europa per tantissimi secoli? Diverse possono essere le letture interpretative del Palio che si svolge a Piazza Armerina che comunque rimane una manifestazione medievale unica. Che va difesa, migliorata di anno in anno. Capisco che non è un momento facile per gli organizzatori del Palio dei Normanni a cui non potrà rimproverarsi nulla. A Germano Crocco e a tutti i suoi collaboratori, che sono sicuro, amano il Palio, voglio far un in bocca al lupo. Daranno il massimo questi ragazzi per tre giorni. Per fornire uno spettacolo decente ai turisti che saranno presenti nella nostra città oggi alle ore 18 in piazza Teatro, domani alle ore 18 in piazza Duomo e sabato alle ore 17 all’interno del campo sportivo Sant’Ippolito.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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