giovedì 12 agosto 2010

Successo di pubblico per Litterio con la sua commedia "Quaranta ma non li dimostra"

Successo di pubblico per Litterio. C’era da aspettarselo che il comico catanese registrasse il pienone ieri sera all’atrio San Pietro per la commedia “Quaranta ma non li dimostra”. E’ stata una serata che il comico catanese ricorderà per molto tempo. Tanti i piazzesi. Ma soprattutto tante le persone che dai comuni si sono recati nella città dei mosaici nella città per vedere l’ultima perfomance di Litterio. L'attore catanese ha presentato una commedia che per la prima volta andò in scena nel 1933 al Teatro Sannazaro di Napoli interpretata da Eduardo, Peppino e Titina De Filippo. Quaranta ma non li dimostra una commedia divertente poiché tratta con garbata ironia dell’impegno del protagonista, don Pasquale, vedovo e padre di quattro figlie, a trovare un marito alla sue figliole ed in particolare alla più grande di esse, Sesella, ormai quarantenne. Commedia “appassionata” poiché è proprio il racconto della “passione” che Sesella ha verso le sorelle, l’amore rispettoso verso il padre, verso la casa, la famiglia, il ricordo della madre perduta, che esalta questo personaggio di “zitella”, angelo della casa, e ne fa la preferita del padre tanto ansioso di trovarle finalmente un marito. È la storia di una donna importante. Importante per il bene che riesce a dare a chi le sta vicino, anche sacrificando se stessa. Il resto lo ha fatto Litterio con tutta la sua straordinaria compagnia che ha deliziato il pubblico presente con uno spettacolo davvero superbo.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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