domenica 12 settembre 2010

Giuseppe Capizzi sulla cena a afrodisiaca a base di ostriche.

Caro Agostino,
riteniamo che la politica sia una cosa seria e non un teatrino come tu sostieni ed hai sostenuto nel tuo blog.
Proprio perchè una cosa seria, come gruppo autonomo all'interno del PD, abbiamo posto una serie di problematiche politiche ben rilevabili nei nostri comunicati stampa che, sia che è vero che non che abbiamo condiviso una mangiata, difficilmente si possano risolvere in un così breve lasso di tempo, anzi ritengo difficile che ciò possa avvenire.
Infatti le questioni politiche che noi abbiamo posto non sono delle semplici banalità ma presuppongono un'immediata inversione quasi totale di marcia dell'azione amministrativa-politica di questi 2 anni da parte di chi ha ruoli nell'amministrazione, nel consiglio comunale e nel partito del PD, partendo dalla considerazione sine qua non che ciò che era politicamente certo e vero nei giorni della vittoria delle elezioni amministrative ora non lo è più.
Solo chi ha una consapevolezza di ciò e ha l'obiettivo di fare buona politica può distinguere l'aspetto delle relazione politiche dalle relazioni personali.
..............(ps. parte censurata per evitare mie risposte)
C.C. Capizzi Giuseppe
n.q. di portavoce dei 5 C.C.


P.S.: se dovesse interessarti sappi che abbiamo cenato altre tre volte con il Sindaco ed altri esponenti della giunta e,se ti interessa, posso darti il menù completo ed i commensali presenti in tutte le serate.
Tutte le serate sono state verbalizzate dai camerieri presenti.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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