“Forse è arrivato il tempo che si rimetta il mandato agli elettori” in queste poche frasi, pronunciate dal capogruppo dell’Udc Enzo Filetti, che si può riassumere la seduta del consiglio comunale che ha approvato il riequilibrio e l’assestamento di bilancio. Ancora una volta il numero legale è stato garantito dal centro destra, in particolare dall’Mpa che con il suo capogruppo Michelangelo Trebastoni ha spiegato le ragioni “Restiamo in aula per senso di responsabilità ma voteremo contro l’assestamento e il riequilibrio di bilancio presentato dalla giunta Nigrelli.” Il si è arrivato dai sei consiglieri vicini a Nigrelli: Venezia, Lotario, Grillo, Calamaio, Adamo e dall’indipendente di sinistra Vitali. Si sono allontanati dall’aula al momento dell’approvazione dell’atto i due consiglieri del Pdl: Gagliano e Paternicò e quelli dell’Udc, Filetti e Cursale e il consigliere indipendente Fioriglio Basilio. Astenuti, Capizzi e Monasteri, i consiglieri comunali
fedeli al neosegretario del Pd Ranieri Ferrara. La maggioranza che appoggiava il sindaco Carmelo Nigrelli è ormai un lontano ricordo “Abbiano assistito in aula alla frantumazione della maggioranza che appoggiava il sindaco – commenta l’esponente dell’Udc Enzo Filetti – ciò che si è verificato al congresso del Partito democratico, lo scorso fine settimana, e quello che è avvenuto l’altro ieri sera in aula sanciscono la fine della legislatura Nigrelli. Non ha senso più continuare in questo modo – continua Enzo Filetti - non ha senso che il sindaco, come ha fatto capire, sia alla ricerca di nuove maggioranze, perche così facendo tradirebbe il mandato popolare che gli è stato affidato dagli elettori. Piuttosto che continuare a sopravvivere alla meno peggio sarebbe corretto che sia il consiglio comunale che il sindaco rassegnassero le dimissioni e rimettere il mandato al corpo elettorale piazzese.” Dopo due anni mezzo questo sembra essere il periodo peggiore per il sindaco Carmelo Nigrelli che in aula, alle provocazioni politiche del consigliere del Pdl Carmelo Gagliano, si è limitato ad affermare che un grave atto politico si è consumato al congresso del Pd ricordando che alcuni consiglieri comunali del suo partito oggi non ricoprirebbero questo incarico se il sindaco non avesse vinto le elezione del 2008 e sembra aver fatto capire che intende proseguire chiedendo alle forze politiche presenti in aula l’appoggio sul programma elettorale che ha condotto il centro sinistra al successo. I cinque ribelli del Partito democratico, intanto, continuano a ripetere che il congresso ha sancito la vittoria di un nuovo segretario e la mozione congressuale votata chiede l’azzeramento della giunta strada che sembra non essere condivisa dal primo cittadino.
fedeli al neosegretario del Pd Ranieri Ferrara. La maggioranza che appoggiava il sindaco Carmelo Nigrelli è ormai un lontano ricordo “Abbiano assistito in aula alla frantumazione della maggioranza che appoggiava il sindaco – commenta l’esponente dell’Udc Enzo Filetti – ciò che si è verificato al congresso del Partito democratico, lo scorso fine settimana, e quello che è avvenuto l’altro ieri sera in aula sanciscono la fine della legislatura Nigrelli. Non ha senso più continuare in questo modo – continua Enzo Filetti - non ha senso che il sindaco, come ha fatto capire, sia alla ricerca di nuove maggioranze, perche così facendo tradirebbe il mandato popolare che gli è stato affidato dagli elettori. Piuttosto che continuare a sopravvivere alla meno peggio sarebbe corretto che sia il consiglio comunale che il sindaco rassegnassero le dimissioni e rimettere il mandato al corpo elettorale piazzese.” Dopo due anni mezzo questo sembra essere il periodo peggiore per il sindaco Carmelo Nigrelli che in aula, alle provocazioni politiche del consigliere del Pdl Carmelo Gagliano, si è limitato ad affermare che un grave atto politico si è consumato al congresso del Pd ricordando che alcuni consiglieri comunali del suo partito oggi non ricoprirebbero questo incarico se il sindaco non avesse vinto le elezione del 2008 e sembra aver fatto capire che intende proseguire chiedendo alle forze politiche presenti in aula l’appoggio sul programma elettorale che ha condotto il centro sinistra al successo. I cinque ribelli del Partito democratico, intanto, continuano a ripetere che il congresso ha sancito la vittoria di un nuovo segretario e la mozione congressuale votata chiede l’azzeramento della giunta strada che sembra non essere condivisa dal primo cittadino.