lunedì 20 dicembre 2010

L'intervento di Fioriglio sulla relazione annuale del sindaco.

C.C. 16.12.2010, INTERVENTO DEL C.C. FIORIGLIO BASILIO IN RISPOSTA
ALLA RELAZIONE ANNUALE SETTEMBRE / 2009 - SETTEMBRE /2010 DEL
SINDACO PROF. CARMELO NIGRELLI.

SIG. SINDACO

Non le nascondo che prima di iniziare a valutare la Sua nutrita relazione n. 33 cartelle, sono stato combattuto se rispondere punto per punto, facendole notare la coniugazione dei verbi usati al futuro nella elencazione delle cose esposte, senza centrare volutamente la mancata realizzazione dei punti del programma.
Ritengo più costruttivo politicamente, anche per non dilungarmi più del necessario sottraendo agli altri colleghi le loro considerazioni, di fotografare in unica immagine tutta la situazione inerente alla Sua attività amministrativa e politica di questo ultimo anno del suo mandato.

Malgrado il risultato della consultazione elettorale del Giugno 2008, è opportuno ricordarle che la Sua non è stata una vittoria elettorale, rammentiamo che solo 73 voti sono stati la differenza tra lei e il candidato avversario e dimenticandosi che la risicata elezione avrebbe dovuto spingerla a correlarsi diuturnamente con la Città attraverso i suoi rappresentanti e cioè con il Consiglio Comunale che in tutti i modi La avversato, invece di coinvolgerlo legittimamente nel migliore interesse della Città. Ha cercato di delegittimare il Consiglio Comunale e il suo ruolo. Le competenze del Consiglio



Comunale derivano dalla legislazione , come gli atti di controllo che con la scomparsa della C.P.C. e successivamente del CORECO gli sono attribuiti e non mi soffermo sulla funzione incisiva e determinante che l’art. 28 dello Statuto Comunale, conferisce al Consiglio Comunale. Avrebbe dovuto previlegiare il rapporto con il Consiglio Comunale non solo perché confortato dal suo ruolo , ma quale organo collegiale, titolare della rappresentanza dell’intera comunità cittadina. Lei, Sig. Sindaco, non ha mai accettato il ruolo che il Consiglio Comunale è chiamato per legge ad esercitare.
Le ricordo che il sottoscritto , unitamente ad una parte del Consiglio Comunale , quando si  è formata maggioranza , per contrastarla, con senso di responsabilità politica ha sempre garantito l’esecuzione di importanti deliberazioni che riguardano l’oggettivo interesse della Città. Quando, di contro, le ha negato la fiducia è perché ne ha avuto ragione soprattutto su proposte discutibili, mai preventivamente concertate. Ciò è stato sempre il limite della sua capacità politica: negare il confronto aperto e democratico preventivo disdegnando il contributo consiliare.
La concertazione è un altro dei suoi punti deboli, ma non perché Lei non capisca le ragioni
di fondo, ma perché la sua politica è quella che deve essere fatto tutto quello che Lei decide.



Ricordo uno per tutti il voto contrario dell’aula al parcheggio sotterraneo di Piazza Falcone



- Borsellino e la sua minaccia di trasmettere gli atti alla Corte dei Conti chi sa per quali ipotetici



danni erariali, ( SONO D’ACCORDO CON LEI, PERTANTO LA INVITO A



TRASMETTERE UNITAMENTE ALLA DELIBERA DEL VOTO DI GIORNO 01.12.2010



TUTTI GLI ATTI SPIEGANDO I MOTIVI DEL PERCHE’ AL CONSIGLIO



COMUNALE E’ STATO SOTTOPOSTA L’APPROVAZIONE DEL MUTUO DOPO 14



ANNI CHE E’ STATO ASSEGNATO IL FINANZIAMENTO ) conferma ancora di più le



sue ragioni di contrarietà che ha verso il rispetto delle decisioni dell’aula. Le ricordo che



l’eventuale contrarietà alla sua azione politica – amministrativa è scritta nelle regole della



democrazia e, comunque, non può invocarla quando la sua stessa parte politica assume



comportamenti differenziati.



Ha trattenuto la delega ai Beni Culturali, con grave nocumento alla gestione amministrativa e al



patrimonio archeologico, architettonico, monumentale e culturale della Città, mentre nel



programma era stato evidenziato che avrebbe trasformato la Città in un centro culturale ed artistico



proprio in riferimento al patrimonio dei Beni Culturali, soprattutto in un momento particolare come



quello odierno per le problematiche in atto relative al ritardo dei lavori della Villa Romana del



Casale , dell’apertura del museo del Palazzo Trigona ( SE CREDIAMO VERAMENTE CHE IL



PALAZZO TRIGONA DIVENTANDO IL MUSEO DELLA CITTA’ PORTERA’ I



BENEFICI CHE TUTTI CI ASPETTIAMO, DOBBIAMO DARE UNA SVOLTA AL MODO



DI FARE POLICA. INIZIAMO SUBITO UN PERCORSO COMUNE SENZA



COLORITURE POLITICHE, LE PROPONGO:

1) CHIEDA SUBITO ALL’ASSESSORATO O A CHI DI COMPETENZA L’AUTORIZZAZIONE AD APRIRE LE PORTE, “IN OCCASIONE DELLE FESTE NATALIZIE” PER FARE VISITARE IL NOSTRO PALAZZO TRIGONA E RIPAGARE ALMENO MOMENTANEAMENTE I CITTADINI DELLE ANSIE, ASPETTATIVE E PREOCCUPAZIONI CHE IN QUARANT’ANNI CHE SI PARLA DEL COMPLETAMENTO LE BELLEZZE CHE SONO EMERSE DOPO IL RESTAURO;

2) CHIEDIAMO A CHI DI COMPETENZA DI ESSERE AUTORIZZATI ALL’ADOZIONE DEL PALAZZO TRIGONA, COINVOLGENDO TUTTA LA CITTA’ E SE DEL CASO METTENDO LE MANI IN TASCA SUBITO NOI AMMINISTRATORI, CREANDO UNA FONDAZIONE PER RACCOGLIERE I FONDI NECESSARI PER L’ARREDO DEL PALAZZO E POI OVVIAMENTE RESTITUIRE ALLA GESTIONE PUBBLICA. DALL’ULTIMO CONSIGLIO C. DEL 3. U.S. CELEBRATO DENTRO IL PALAZZO TRIGONA, CON LA PRESENZA DEGLI ARCH. MELI E OLIVA, E’ EMERSO CHE ANCORA ESISTONO DELLE CRITICITA’, OLTRE PER LE COMPETENZE CHE ANCORA DEVONO ESSERE TRASFERITE AL NUOVO ISTITUTO: “ PARCO ARCHEOLOGICO” ANCHE AL PROGETTO PER LA MUSEALIZZAZIONE E PER ARREDARE I LOCALI. ANCORA UNA VOLTA LE CHIEDO SE HA AVVIATO LA PROCEDURA PER CONOSCERE DOVE SONO ANDATE A FINIRE I NOSTRI BENI DAL 1950 IN POI DA QUANDO SONO STATI INIZIATI GLI SCAVI DELLA VILLA ROMANA , RITENUTO CHE NEL TEMPO SI SONO SUSSEGUITI PIU’ SOVRAINTENDENTI E CHIEDERE LA RESTITUZIONE;

3) COINVOLGERE , BANCHE, GRANDI INDUSTRIE E SOPRATTUTTO LE ANTICHE FAMIGLIE NOBILIARI DELLA CITTA’ ED ANCHE DI FUORI CHE SONO CERTO CHE SARANNO BEN LIETI DI ESPORRE I PROPRI TESORI TENUTI NELLE PROPRIE ABITAZIONI. ED ALTRO CHE MI RISERVO CON NOTA SEPARATA DI ESPRIMERE MEGLIO LA MIA PROPOSTA )



del completamento dei lavori di riqualificazione urbana del il gioco della Storia, del programma



di completamento dei luoghi della cultura. Sig. Sindaco occorre subito la presenza diuturna di un



Assessore con esperienza politica ed amministrativa, che si occupi di quanto precede con



particolare attenzione ai riflessi turistici per la nostra Città. Lei per le sue molteplici attività non



può essere presente su tutto, dovrebbe soprattutto coordinare la sua squadra. Veda Sig. Sindaco, per



potere amministrare bene la polis occorrono soggetti che amano la Città, e che per quello che si



vede dobbiamo ipotizzare il contrario.



Manca ad oggi la sostituzione del dimissionario Assessore alle Finanze con le negative implicanze



in un settore cosi vitale per l’Ente.



Tutte le più importati problematiche per il futuro della Città sono state disattese e mi riferisco per



tutte specificatamente al mantenimento e potenziamento dei reparti dell’Ospedale, che si è ridotto a



lumicino, di una diversa gestione dell’acqua nel nostro territorio, della pulizia della Città, del



rilancio turistico attraverso la fruibilità del nostro patrimonio.



Per potere risolvere con forza e diligenza ciò è necessario che lei abbia la conseguente copertura



politica che addirittura oggi le viene meno dalla sua stessa compagine.



E’ evidente che se in Città non gode più la fiducia del suo partito non può fare alcun riferimento



politico per essere aiutato nella soluzione dei nostri problemi.



Da tutto ciò emerge la sola considerazione possibile cioè un cambio immediato della Sua attività



amministrativa - politica che lo riaccrediti come Sindaco, capace di rappresentare la Città o in



alternativa quella di dimettersi lasciando alla Città , di decidere il proprio destino politico.



Per tutto il resto non trattato per la considerazione in premessa, reitero le osservazioni già espresse



nella risposta alla sua relazione programmatica del 1° anno della sua attività e ciò perché quanto in



essa contenuto non è stato ad oggi adempiuto.



Buon lavoro

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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