La villa romana del Casale torna prepotentemente alla ribalta per diversi motivi: richiesta di interventi giudiziari, proteste per la demolizione della copertura, sedute di consiglio comunale. Ne parliamo con il sindaco di Piazza, Carmelo Nigrelli protagonista del dibattito sul monumento romano da cinque anni, prima come animatore di un movimento d’opinione e da un anno e mezzo, da sindaco.
Allora, sindaco, cosa pensa dell’esposto della Confesercenti?
«i rappresentanti di questa associazione si sono sempre seduti ai tavoli tecnici o hanno partecipato alle riunioni in cui si cerca di trovare l’equilibrio tra diversi interessi legittimi e non facilmente convergenti con un atteggiamento ambiguo: sembrava volessero fare intendere che, se non fossero state accolte le loro proposte, loro avrebbero potuto fare emergere cose strane. Trovo questo comportamento indecente. L’esposto sulla sospensione dei lavori presentato dopo un anno, a seguito di una riunione in cui non sono state accolte le richieste del rappresentante della Conferesecenti, non ha il sapore di una ricerca di giustizia, ma un altro che desta perplessità e suscita amarezza.”
E della richiesta di non smontare la copertura dei Minissi avanzata in questi griorni dal prof. Ranellucci della Sapienza di Roma?
“Sandro Ranellucci sottoscrisse l’appello internazionale contro la cupola di Trizzino e Scuto che promossi insieme all’associazione Piazza Grande qualche anno fa. Ho sempre detto che la struttura di Minissi andava restaurata e salvata, ma sono anche pragmatico. Quando dopo un confronto serrato notturno con Sgarbi, il giorno dopo che aveva firmato il progetto della cupola, si convinse dell’errore e diede le indicazioni per un progetto che salvaguardasse l’impostazione di Minissi e Brandi che volevano riproporre i volumi originari, ma sostituendo del tutto i materiali, mi parve un buon compromesso. Oggi, quando le strutture di legno lamellare sono già in cantiere pronte per il montaggio, ogni osservazione è tardiva e inutile. I lavori vanno completati al più presto.”
Parliamo delle aree di parcheggio e per le attività commerciali. Il Consiglio comunale vuole che la provincia le trasferisca al Comune. Cosa ne pensa?
“Ho più volte, nell’ultimo anno e mezzo chiesto al Presidente della Provincia di trasferire al Comune parcheggi e area commerciale e, in una prima fase, sembrava che ciò fosse possibile. Adesso la provincia ha deciso di procedere con un affidamento a privati in modo da recuperare quanto speso. Preferirei che tutto andasse al Comune, ma comprendo e rispetto la posizione del presidente Monaco. Mi sembra però che il Consiglio comunale non si sia accorto del rischio vero: secondo la circolare d’indirizzo dell’Assessorato regionale Beni Culturali, la gestione della Villa potrebbe essere affidata a privati. Sono assolutamente contrario. Se la Regione non vuole, non sa o non può gestirla direttamente, la dia al Comune. Penseremo a tutto noi. Vorrei che il Consiglio prendesse una posizione unanime su questo.”
«i rappresentanti di questa associazione si sono sempre seduti ai tavoli tecnici o hanno partecipato alle riunioni in cui si cerca di trovare l’equilibrio tra diversi interessi legittimi e non facilmente convergenti con un atteggiamento ambiguo: sembrava volessero fare intendere che, se non fossero state accolte le loro proposte, loro avrebbero potuto fare emergere cose strane. Trovo questo comportamento indecente. L’esposto sulla sospensione dei lavori presentato dopo un anno, a seguito di una riunione in cui non sono state accolte le richieste del rappresentante della Conferesecenti, non ha il sapore di una ricerca di giustizia, ma un altro che desta perplessità e suscita amarezza.”
E della richiesta di non smontare la copertura dei Minissi avanzata in questi griorni dal prof. Ranellucci della Sapienza di Roma?
“Sandro Ranellucci sottoscrisse l’appello internazionale contro la cupola di Trizzino e Scuto che promossi insieme all’associazione Piazza Grande qualche anno fa. Ho sempre detto che la struttura di Minissi andava restaurata e salvata, ma sono anche pragmatico. Quando dopo un confronto serrato notturno con Sgarbi, il giorno dopo che aveva firmato il progetto della cupola, si convinse dell’errore e diede le indicazioni per un progetto che salvaguardasse l’impostazione di Minissi e Brandi che volevano riproporre i volumi originari, ma sostituendo del tutto i materiali, mi parve un buon compromesso. Oggi, quando le strutture di legno lamellare sono già in cantiere pronte per il montaggio, ogni osservazione è tardiva e inutile. I lavori vanno completati al più presto.”
Parliamo delle aree di parcheggio e per le attività commerciali. Il Consiglio comunale vuole che la provincia le trasferisca al Comune. Cosa ne pensa?
“Ho più volte, nell’ultimo anno e mezzo chiesto al Presidente della Provincia di trasferire al Comune parcheggi e area commerciale e, in una prima fase, sembrava che ciò fosse possibile. Adesso la provincia ha deciso di procedere con un affidamento a privati in modo da recuperare quanto speso. Preferirei che tutto andasse al Comune, ma comprendo e rispetto la posizione del presidente Monaco. Mi sembra però che il Consiglio comunale non si sia accorto del rischio vero: secondo la circolare d’indirizzo dell’Assessorato regionale Beni Culturali, la gestione della Villa potrebbe essere affidata a privati. Sono assolutamente contrario. Se la Regione non vuole, non sa o non può gestirla direttamente, la dia al Comune. Penseremo a tutto noi. Vorrei che il Consiglio prendesse una posizione unanime su questo.”
Agostino Sella