sabato 22 gennaio 2011

Fioriglio.“Sono d’accordo. Cambiamo il nome al Teatro Garibaldi e dedichiamolo ad Antonio Il Verso”.

Piazza Armerina. “Sono d’accordo. Cambiamo il nome al Teatro Garibaldi e dedichiamolo ad Antonio Il Verso”. Basilio Fioriglio, consigliere comunale indipendente, prende posizione sulla vicenda che sta coinvolgendo molti cittadini piazzesi che vogliono cambiare il nome al teatro della città. Fioriglio ci ha inviato questa nota: “Con piacere ho letto sul vostro quotidiano “la Sicilia”, la proposta di alcuni concittadini per cambiare il nome al Teatro Garibaldi intitolandolo al Musicista Piazzese Antonio il Verso. Non entro nel merito sulle personalità che hanno meritato di rappresentare le vie della nostra Città, intitolate nei mesi scorsi, e ricordo, particolarmente, giorno 07.06.2009 quando è stata intitolata la piazzetta antistante il Teatro Garibaldi al compositore Carlo Florindo Semini, sconosciuto ai più, nulla volendo togliere ai meriti di detto compositore se non quello di avere preceduto nella scelta altri illustri piazzesi.
Mi permetto ricordare – dice ancora Basilio Fioriglio - i figli di Piazza Armerina che hanno dato lustro alla Nostra Città nel mondo, quale Antonio Il Verso, grande musicista siciliano del cinquecento, importante propulsore della Musica Rinascimentale Siciliana, al quale sono dedicate scuole di musica, sale musicali a Palermo, Catania, Enna. Per non parlare del Maestro Salvatore Allegra, musicista compositore, allievo del Cilea, che ha rappresentato nei più grandi teatri D’Italia e D’Europa i suoi melodrammi, solo per citarne alcuni, “Ave Maria”, “ Romolus“. Tralascio in questa sede il ricordo di altri altrettanto insigni concittadini ai quali poter dare giusto ricordo e riconoscimento con denominazione di vie, piazze, giardini. Infine – conclude il consigliere comunale indipendente Basilio Fioriglio - sono d’accordo con il consigliere Michelangelo Trebastoni di cambiare le tre saracinesche d’ingresso al teatro con portoni in legno e restaurare le due nicchie di destra e sinistra dell’originale prospetto con note musicali, già raffigurate nella Villa Romana del Casale”.




Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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