sabato 26 febbraio 2011

Minaccia gli uomini della polizia municipale piazzese e va in galera.

TITOLO: “commercia abusivamente prodotti ortofrutticoli e viene controllato dagli agenti della Polizia Municipale; restio al controllo, và in escandescenza, minacciando gli agenti del corpo di Polizia Municipale ed i Poliziotti del Commissariato di P.S. della città dei mosaici, prontamente intervenuti: giovane commerciante di Palagonia arrestato ”.



Nel pomeriggio scorso, gli uomini della Commissariato della città della Madonna delle Vittorie - diretti dal Commissario Capo Gabriele Presti – unitamente agli agenti del Comando di Polizia Municipale di Piazza Armerina – diretti dal Comandante Paolo Gabrielli - hanno proceduto all’arresto di tale BLANDINI Tommaso Sebastiano, classe 1986, commerciante di prodotti ortofrutticoli, indagato in stato di arresto perché responsabile dei reati di cui agli artt. 612/2 comma ; 336-337 e 651 c.p, per avere, in più azioni, minacciato di morte pubblici Ufficiali nell’esercizio delle loro funzioni, e posto resistenza e violenza contro di essi durante l’espletamento dei loro doveri.
In particolare, nella giornata di ieri in una piazza centrale della città dei mosaici, gli uomini della Polizia Municipale eseguivano dei mirati controlli “annonari” (verifica di licenze per la vendita di generi ortofrutticoli) .
In tale circostanza, si stava procedendo al controllo dell’odierno arrestato, intento a vendere della frutta.
In proposito, gli agenti accertavano che il BLANDINI era sprovvisto di autorizzazioni specifiche, e pertanto, richiedevano i documenti di identificazione. Questi, fin dal primo istante si rifiutava categoricamente di fornire agli operatori di P.M. i documenti di identificazione, minacciando, nel contempo, alcuni di essi, e mettendogli, sin anche le mani addosso, iniziando a gridare, ed attirando, così, l’attenzione di tanti passanti, presenti in quella piazza.
In quel preciso momento, intervenivano anche gli uomini del Commissariato di P.S. armerino, che si trovavano nei pressi del luogo, poiché attratti dalle grida fatte dal BLANDINI
Il Poliziotti, invitavano il BLANDINI a calmarsi, chiedendogli, contestualmente, di fornire i documenti agl’agenti della P.M..
Per tutta risposta BLANDINI Tommaso rispondeva che non voleva fornire a nessuno le proprie generalità, anzi se ancora fosse stato trattenuto sul posto, avrebbe denunciato tutti, screditando, pertanto, l’operato delle Forze dell’ordine presenti.
Il BLANDINI, giunto presso gli Uffici di Polizia, durante la redazione degli atti di contestazione continuava nel suo comportamento scorretto, verso tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine, assumendo sempre il solito atteggiamento irriguardoso, e questa volta, anche minaccioso, esprimendosi in dialetto ed in maniera ingiuriosa.
Inoltre, nel momento in cui personale della Polizia Municipale notificava a suo carico il sequestro di merce, questi andava in escandescenza, minacciando gli operanti, ancora una volta affermando che l’operato degli operatori, circa i controlli di Polizia annonaria, fossero stati eseguiti in violazione di norme.
Il BLANDINI, invitato dai poliziotti a tenere un comportamento corretto nei confronti di tutti - sempre a voce alta e con atteggiamento minaccioso - alzandosi dalla sedia, proferiva nei loro riguardi gravi minacce, del tipo “qualcuno un giorno ci penserà a farvela pagare”, facendo intendere agli operatori, che quel qualcuno, a rendergliene conto, sarebbe stato proprio lui.
Per i fatti sopra descritti, ed in considerazione che il BLANDINI aveva tenuto un comportamento offensivo e minaccioso fin dal primo approccio con gli uomini della Polizia Municipale dei quattro quartieri, nonché, per aver minacciato i poliziotti del Commissariato di P.S., successivamente intervenuti, e per tutti gli altri fatti occorsi, in presenza di pubblici Ufficiali, minacciando, sin anche di morte, gli agenti, i poliziotti del Commissariato di P.S. armerino, unitamente agli agenti del Comando di Polizia Municipale, si determinavano all’arresto del soggetto, poiché resosi responsabile dei reati di minaccia grave, resistenza, violenza, minaccia a Pubblici Ufficiali e rifiuto di fornire le proprie generalità, segnalandolo, pertanto, in stato di arresto, alla Procura della Repubblica di Enna.
Ultimati gli atti di rito, l’uomo veniva tradotto presso la casa circondariale di Enna, a disposizione dell’A.G. competente.
La merce sequestrata, invece - consistente in prodotti agricoli – veniva confiscata e contestualmente data in beneficenza alla casa di Riposo S. Giuseppe e Boccone del povero di Piazza Armerina.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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