domenica 13 marzo 2011

Bascetta: "Il 17 marzo è una falsa festa che i lavoratori e le lavoratrici "fannulloni/e" si pagheranno da soli!"

Il sottoscritto Bascetta Luigi, coordinatore provinciale dell'O.S. COBAS, in relazione all'articolo pubblicato in data 10 marzo 2011 sulle valutazioni del sottoscritto, in qualità di componente della RSU, sulla definizione e ratifica dell'accordo sindacale sul salario accessorio, si precisa che le dichiarazioni riportate si riferiscono alla totalità delle pratiche contrattuali che trovano fonte e origine nel famigerato decreto Brunetta con tutti gli strascichi di nefandezze e di liberticidio giuslavoristico che lo accompagnano. Tutte le conseguenze tecnico gestionali e contabili dell'accordo sindacale periferico e decentrato sul salario accessorio che sono state ratificate non sono altro che frutto di tale politica amministrativa e gestionale scaturente da diettive governative di stampo fascista e repressivo.
Con buona pace di tutte le rivendicazioni e di tutti i diritti negati, sospesi o cancellati ( le rinviate "sine die" elezioni per il rinnovo delle RSU sono sintomatiche e patognomoniche di una condizione di minorità e di subalternità che i sindacati confederali stanno scontando per colpevole connivenza e complicità).
Si coglie l'occasione per informare i lavoratori dell'ennesima vergogna di questo Governo subalterno alla Confindustria, alla Lega e a Brunetta. Infatti il 17 Marzo non sarà per i lavoratori e le lavoratrici italiani/e una festività e a questa sorte non sfuggiranno anche i dipendenti della Pubblica Amministrazione illusi da un articolo de "Il sole 24 ore" che parlava di una sorta di privilegio "per i fannulloni" con un giorno di ferie in più per il 2011. Si è perfino scomodata la Funzione Pubblica che ha emanato una cervellotica circolare per richiamarci tutti e tutte al nostro dovere: produrre fino a 70 anni e poi crepare!
Il 17 Marzo non sarà dunque una festività infrasettimanale aggiuntiva, ma sarà pagata con quella del 4 novembre, che, in quanto già soppressa, era stata finora messa in conto ferie, o congedo, o permesso (tutto, ovviamente retribuito), o in alternativa retribuita se non goduta come ferie, o permesso, o congedo.

Le varie forme di trattamento del 4 novembre e delle altre 3 festività soppresse varia da contratto a contratto e da lavoro pubblico a privato.

Ma quest’anno, usufruendo del 17 marzo come festività infrasettimanale, il 4 novembre viene cassato come festività soppressa e quindi come trattamento cui aveva finora dato luogo. Nel 2012 tutto ritornerà come è stato fino al 2010.

La polemica di palazzo sul 17 Marzo festa dell'unità nazionale si conclude con una beffa, infatti se il lavoratore sarà in servizio percepirà lo straordinario festivo come previsto dal suo contratto. E in busta paga a novembre? Niente ovviamente perché aggiungere una festività a quelle soppresse sarebbe stato un "grave danno economico" per un' Italia che invece sperpera soldi con due elezioni days (amministrative e referendum in due date diverse = costo aggiuntivo di 350 milioni di euro) oppure per costruire un sistema giudiziario a tutela e protezione del conflitto di interessi del Presidente del Consiglio. Per concludere, se il contratto nazionale prevedeva, vedi il commercio, il pagamento di una giornata in più per la festività del 4 novembre non coincidente con la domenica, il lavoratore o lavoratrice non percepirà niente perché quel giorno sarà compensato dal 17 marzo.

Il 17 marzo è una falsa festa che i lavoratori e le lavoratrici "fannulloni/e" si pagheranno da soli!

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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