Il consigliere comunale del Pd Eduardo Lotario esprime tutto il suo apprezzamento per la mobilitazione generale della città a favore dell’Ospedale Chiello, e lo fa ringraziando il Vescovo, i comitati dei quartieri, le associazioni cittadine e i sindacati di categoria, che sostengono l’Amministrazione e il Consiglio comunale sulla vicenda che ha interessato il nosocomio piazzese per la recente chiusura dell’Unità operativa di ostetricia. L’intervento del dottore Lotario è critico nei confronti del direttore generale dell’Asp: "Facendo riferimento a quanto detto durante il comizio di Domenica e al Consiglio comunale di Lunedì, debbo denunciare che il dott. Baldari non ha chiarito nulla sulle conseguenze dell’applicazione del Decreto dell’assessore alla Salute della Regione Sicilia.” “Nello stesso tempo” – continua – "debbo chiarire, come ho fatto nel mio intervento in Consiglio comunale, che il decreto, applicato con formale delibera aziendale, ha trasformato il nostro ospedale da Presidio ospedaliero per patologie acute operativo 24/24 ore, in P.T.A., presidio territoriale di assistenza: in pratica un poliambulatorio come quello chiuso tre anni fa, conosciuto come ex Inam.”
La delibera del Direttore generale applica alla lettera il cronoprogramma del Decreto assessoriale con la dismissione del 10% dell’assistenza per acuti entro il 31 Dicembre 2010, dell’ulteriore 70% entro il 30 Giugno 2011 ed infine del rimanente 20% entro il 31 Dicembre 2011 (riduzione di sale operatorie, primari in pensione non sostituiti e unità operative dipendenti dall’ospedale di Enna). “L’opportunità di chiudere l’Unità operativa di Ostetricia - dice ancora Lotario - è coincisa con la tragica morte della Gestante di Leonforte, per la quale il Direttore generale ha addebitato in maniera scriteriata le cause ad una presunta carenza di sicurezza, legata all’assenza di Rianimazione. E le cliniche private come fanno? Ha dimenticato, tra l’altro, che i fatti obiettivi lo smentiscono in quanto nessuna donna e nessun neonato, da che io ricordi, sono mai morti nell’ospedale di Piazza Armerina”. Si concludono le accese dichiarazioni del consigliere del PD - “E’necessario che tutti insieme, facendo leva sulla deputazione regionale di destra e di sinistra, magari senza coinvolgere l’On. Colianni che ha difeso a spada tratta l’operato dell’Assessore alla Salute durante il suo intervento al Consiglio Comunale, allontanandosi inopportunamente senza assistere agli interventi dei consiglieri, facciamo in modo che venga ritirato il Decreto assessoriale e sostituito da altro Decreto che preveda per il “Chiello” la denominazione di Presidio ospedaliero per acuti con il mantenimento delle specialità di sopravvivenza e del Pronto soccorso, con posti letto di rianimazione generale e post-operatoria e con l’individuazione delle risorse economiche, tra l’altro previste nel piano di rientro e mai elargite.”
Agostino Sella