venerdì 18 marzo 2011

Presentata alla Kore una raccolta di saggi di Ignazio Nigrelli

da La Sicilia del 17.3.2011 pag. 52
Il medioevo siciliano secondo Ignazio Nigrelli "La storia onesta", raccolta di saggi sul Medioevo e non solo, su Augusta, Gela e Piazza Armerina, di Ignazio Nigrelli è il volume presentato alla Kore di Enna. La figura di Ignazio Nigrelli spicca come anomalia nel panorama degli studi sul medioevo siciliano. La prima anomalia è data dall’importanza delle ricerche da lui condotte, anche dopo la scelta di lasciare i percorsi accademici tradizionali, cui si aggiungono l’attenzione per i temi urbanistici e territoriali, tra passato e presente, in un’ottica che non ha mai perso di vista l’obiettivo fondamentale di ragionare sul futuro.
Durante la presentazione si sono succeduti gli interventi del preside della facoltà di Arti e comunicazioni Liborio Termine, della soprintendente di Enna Fulvia Caffo. A conclusione degli interventi sono seguite le relazioni di Filippo Acquachiara coordinatore del progetto di pubblicazione, della prof. Francesca Bocchi ordinario di Storia
medievale all’università di Bologna. Interventi e relazioni sono stati introdotti e coordinati da Anna Sereni ricercatrice di Archeologia cristiana e medievale della Kore di Enna. "La storia onesta" permette di conoscere il lavoro di uno storico che ha coniugato il rigore dello studioso e l’ impegno civile. Scomparso nel 2000, Nigrelli ha vissuto la ricerca storica come indagine "per capire la nostra attuale sostanza da dove venga". I
lavori di Nigrelli si sono concentrati in particolare sulla Sicilia centromeridionale. Nel volume si dedica spazio ampio alle complesse vicende legate alla fondazione federiciana di Terranova/Gela. Le analisi fatte dal 1953 al 1985, si sono arricchite nel tempo di nuove sfaccettature: lo storico diventa archeologo e filologo, dilatando i propri ragionamenti sino a comprendere il lento mutare dell’ ambiente naturale durante i secoli. Come l’ha definito Giuseppe Giarrizzo, Nigrelli è lo "storico dell’ ambiente", che sa cogliere il difficile equilibrio fra
elementi naturali e storia dell’uomodifficile equilibrio fra elementi naturali e storia dell’uomo.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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