martedì 19 aprile 2011

Accolto ricorso di una multa sulle strisce blu

Piazza Armerina. Accolto dal Giudice di Pace della città dei mosaici un ricorso promosso dall’Associazione “Emanuele e Leopoldo Notarbartolo” contro la sanzione elevata sulle zone di sosta a pagamento meglio conosciute come “strisce blu”), annullando il verbale redatto dagli addetti alla sosta. Dice Alessia Di Giorgio, che oltre ad essere promotrice dell’associazione è segretaria provinciale del partito Repubblicano: “una storia amara, questa delle “strisce blu”, resa ancora più triste dalla bieca determinazione con la quale l’Amministrazione comunale ha dapprima calpestato i diritti degli utenti, fregandosene delle legittime rivendicazioni dei tanti destinatari del provvedimento, per poi arrivare addirittura a snobbare il consiglio comunale, massimo organo rappresentativo della comunità, al quale è stato impedito di occuparsi, come invece era lecito aspettarsi, della problematica.
Con queste premesse, era inevitabile la genesi delle tante storture che hanno accompagnato il piano dei parcheggi a pagamento. Già fin dalle prime ore della sistemazione della segnaletica, aveva lasciato perplessi l’ubicazione delle “strisce blu” in vicinanza di siti dove francamente era difficile giustificarne la presenza (persino vicino alle chiese ubicate in pieno centro storico!!!), non potendosi invero riscontrare quelle particolari ragioni di traffico che ne giustificavano la collocazione. Ma ancora di più – continua la Di Giorgio - aveva destato profondo sconcerto la scelta di istituire un numero di stalli molto più alto di quello originariamente previsto dal piano urbano del traffico, per non parlare poi dell’incidenza negativa delle zone di sosta a pagamento su alcuni esercizi commerciali (vedasi i punti vendita di Piazza Falcone Borsellino), che si sono visti privare di un numero non indifferente di avventori con conseguenti ricadute sul piano dei guadagni. A questo punto – ha concluso la Di Giorgio - siano i consiglieri comunali a ritornare nuovamente a combattere per chiedere l’annullamento in autotutela di questo bando e l’avvio di una nuova procedura per l’affidamento del servizio”.



Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI