Ranieri Ferrara, segretario del PD, commenta l’esito delle prime quattro votazioni che hanno inchiodato il consigliere Giuseppe Capizzi, prima ad otto e poi a nove voti.
“ Sono consapevole che il ritardo nell’elezione sta rallentando l’attività consiliare, sulla scia di quanto successe nel 2006, in un’altra occasione. Memore di quel fatto non impiccherò certo il PD alla poltrona di presidente ma mentre dal nostro lato c’è una proposta politica autentica, in chiara opposizione all’azione di governo Nigrelli, con nove voti su venti, dal lato dell’amministrazione comunale, ci sono solo schede bianche, sinonimo di vuoto politico e di assenza di ogni leadership, con il PDL che aspetta alla finestra. Giovedì prossimo ripartiremo dalla politica con la P maiuscola e dunque dai nove voti, non vedo per ora scenari diversi. Sono contrario alle grandi ammucchiate dell’ultim’ora che alimenterebbero la convinzione tra i cittadini che l’unico obiettivo sia conquistare una poltrona. Credo che un progetto politico che guarda avanti, per essere credibile, deve dimostrare coerenza e serietà nei suoi attori principali sin da subito. “
Continua Ranieri Ferrara: “ Con tutti i protagonisti dell’accordo che candida il consigliere Capizzi alla presidenza, dobbiamo profondere il massimo impegno, da qui a giovedì prossimo per cercare di eleggere il presidente, convincendo i consiglieri indecisi a sostenere un percorso di svolta riformista per questa città. Oggi bisogna decidere o si sta da un lato o da un altro. La scelta di oggi non potrà essere slegata, politicamente né elettoralmente dalle scelte di domani.”
Conclude il segretario PD:
“ L’alleanza con UDC ed MPA è capofila nella nostra provincia ed in linea con quanto avviene in tutta la Sicilia. Dobbiamo costruire un sistema di alleanze con il Terzo Polo che non chiuda a SEL e IDV. C’è un PD radical chic che abbaia alla luna ed un altro che esprime oggi ipocritamente le sue contrarietà al governo delle riforme di Lombardo e, magari, spera nel ritorno del peggior centro destra al potere regionale, dei vari gruppetti trasversali e clientelari, che hanno smanettato con sanità, rifiuti, acqua ed energia, anche sulla pelle dei piazzesi.”