sabato 30 aprile 2011

Ieri si sono svolti i funerali di Padre Carlo. Si sarebbe salvato con la rianimazione a Piazza?

Piazza Armerina. Alla fine padre Carlo non ce l’ha fatta. E’ morto nel reparto di rianimazione dell’ospedale Papotto di Messina dopo essere stato per due settimane in bilico tra la vita e la morte. Il padre congolese era stato protagonista di una triste vicenda che ha posto, ancora una volta, il problema dei servizi sanitari nella nostra provincia. Il religioso, verso metà aprile, dopo avere accusato una emorragia celebrale, era stato immediatamente trasportato all’ospedale Chiello di Piazza Armerina dove i medici del pronto soccorso, dopo averlo curato, lo avevano indirizzato alla rianimazione dell’Umberto I di Enna.
Ma, non essendoci nell’ospedale ennese posti letto a disposizione, padre Carlo, dopo 5 ore di calvario a causa della avverse condizioni atmosferiche era finito a Messina, dove era disponibile un posto di rianimazione. Ma l’emorragia di Padre Carlo non le ha permesso di sopravvivere. Adesso, in molti si chiedono se un posto disponibile in un reparto di rianimazione nelle vicinanze avrebbe potuto salvare il religioso del Congo che prima di trovare un posto letto adeguato alla sua malattia ha dovuto percorrere 300 chilometri. Proprio al Chiello giacciono da anni nei magazzini macchinari per la rianimazione mai messi in funzione. Vicende tipiche della malasanità siciliana. Padre Tshiya Tshishimbi Charles era nato il 18/09/1968 à Kananga (R.D.Congo). Dopo aver fatto gli studi pedagogici (scuola superiore magistrale) nella stessa provincia (Kananga), era entrato nel 1995 al noviziato della congregazione del Figlio di Dio a Lwiza. Nel 1998 aveva fatto i primi voti. Era arrivato in Italia nel 2002 per iniziare gli studi teologici alla Pontificia università urbaniana. Nel 2005 è ritornato a Lwiza per fare i voti perpetui. Il 6 Maggio 2010 fu ordinato diacono a Ragusa e il 31 Ottobre dello stesso anno, venne ordinato sacerdote da monsignor Paolo Urso, vescovo di Ragusa. Da qualche mese era a Piazza Armerina, nella comunità di San Pietro ed era entrato in pochi mesi nel cuore dei piazzesi che lo avevano conosciuto. Padre Carlo è deceduto dopo cinque mesi del sacerdozio e 26 giorni soltanto. I funerali, celebrati dal Vescovo Pennisi, si sono tenuti ieri nella chiesa di Fundrò ma non era presente la salma del religioso. Infatti, per motivi burocratici sarà inviata direttamente da Messina in Congo, dove verrà seppellito. Ha detto sulla vicenda Alessandro Strazzante: “Padre Carlo è uno che ha pagato le conseguenze di una politica scorretta, di una sanità che al posto di essere rinforzata viene abbattuta per risparmiare soldi. Che questo faccia riflettere tutti in particolare i politici”.




Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI