venerdì 8 aprile 2011

La questione Pasquasia vista da Carmelo Salvaggio.

Piazza Armerina. “La questione Pasquasia sembra assumere sempre più i connotati di una favola infinita”. A dirlo è Carmelo Salvaggio, ex lavoratore della Miniera e sindacalista che interviene sul dibattito: “Da ex segretario provinciale della ex Flerica Cisl di Enna, ed ex dipendente di Pasquasia, mi corre l’obbligo, visto che in tale vicenda il Sindacato è il grande assente, difendere la dignità di questi lavoratori, il cui solo torto fu quello di aver portato la produzione di Pasquasia ai massimi storici, ragione per cui furono fortemente umiliati e penalizzati da una politica regionale trasversale e parolaia. Fin dal 1995, parte di questi lavoratori furono utilizzati prima in lavori socialmente utili su progetti elaborati dall’Assessorato Industria del tempo, che poi per 3 anni li utilizzò in servizio di guardiania, servizio proseguito dalla Resais fino alla data di sequestro del sito.
Mi sarei aspettato dal Sindaco di Pietraperzia e dal Consigliere Regalbuto una difesa dei loro concittadini, che hanno continuato a prestare la loro attività lavorativa a Pasquasia, e se è vero che il sito sia la bomba ecologica che è stata presentata nelle riunioni dei vari Consigli Comunali, appositamente convocati, oltre quanto affermato a mezzo stampa, penso che sia diritto legittimo per questi lavoratori avere la copertura assicurativa INAIL contro il rischio amianto, estesa anche a quanti erano in organico alla data di chiusura. E’ notorio infatti che le malattie da esposizione all’amianto si manifestano anche dopo i 20 anni dalla contaminazione: accertato che i 30.000 metri quadri di pareti di amianto, nonché le circa 12.000 metri quadri di lastre di cemento-amianto, sono stati sempre presenti a Pasquasia, ancor prima del 1972. Ritengo doveroso evidenziare inoltre che nel nostro ordinamento giuridico il procurato allarme è un reato penale: non risulta che nei 20 anni trascorsi, dopo tutto quello che è stato detto e scritto su Pasquasia, qualcuno sia mai stato indagato per questo reato. Auspico – dice ancora Salvaggio - che la Magistratura, su cui ho piena fiducia, completi l’inchiesta in tempi brevi e dissequestri il sito, per consentire l’avvio della bonifica, nonché assicurare alla giustizia gli autori dell’atto vandalico compiuto a danno dei trasformatori, in quanto trattasi di reato contro il patrimonio regionale e indirettamente contro le popolazioni ennesi. Già nel 1992 un altro atto del genere fu compiuto ai danni della Miniera, nel momento in cui ignoti fecero precipitare in fondo al pozzo 4 la ventola con il relativo corpo motore. Credo che al Presidente della Regione, per l’autorità che rappresenta, e la responsabilità che gli compete, spetti l’onere di dire se Pasquasia ha un futuro produttivo, o meno, e se sì, dire ai siciliani quando, come e con chi, si riprenderà l’attività produttiva, ponendo in essere tutti gli strumenti utili allo scopo. Questo sgombrerebbe il campo da tentazioni finalizzate a continuare a parlare di Pasquasia sine die : come già detto, una certa politica è più adusa a parlare che a fare.”



Agostino Sella



Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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