venerdì 1 aprile 2011

L'intervento del Vescovo Pennisi nella manifestazione di stamattina.

Lo scorso anno ho già preso posizione per il ridimensionamento degli Ospedali di Piazza Armerina , Niscemi, e Mazzarino. Adesso si aggiunge la grave soppressione del reparto di maternità (ostetricia e ginecologia) e con il declassamento dell’Ospedale Chiello.

Non è mio compito suggerire soluzioni tecniche o organizzative, che competono ai rappresentanti delle Istituzioni pubbliche responsabili della sanità, ma facendomi interprete delle lamentele e delle preoccupazioni delle nostre popolazioni, invito tutte le Autorità competenti a rispettare le finalità dei benefattori e dei fondatori di questo Ospedale e a fare il possibile per tutelare e promuovere il pieno rispetto del diritto a strutture sanitarie qualitativamente efficienti a misura d’uomo , che garantiscano ai cittadini il fondamentale diritto alla salute e siano vicine ai bisogni delle persone.


Si tratta di coniugare eticità, efficienza, efficacia, economicità. L’eticità della sanità, come valore primario, presuppone una ridefinizione di una sanità dei fini che punti sulla centralità della persona malata e non solo dei mezzi sia tecnici che economici. E’ necessaria una sanità che ispiri la propria azione assistenziale al primato della persona e non della malattia, all’unicità e irripetibilità del soggetto e non solo del caso clinico.

E’ importante il potenziamento dei servizi sanitari ed è fondamentale la promozione di tutta la vita e la tutela della vita di tutti.

Auspico che questi problemi siano risolti ma con il dialogo sereno e costruttivo e il contributo di tutti al bene comune.

E’ necessario da parte dei politici più trasparenza, più coinvolgimento dei diretti interessati nelle scelte di politica sanitaria, e da parte degli operatori sanitari più attenzione e gentilezza nel compiere la loro missione che deve essere ispirata all’amore verso il prossimo.



+ Michele Pennisi, Vescovo di Piazza Armerina

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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