sabato 23 aprile 2011

Rodolfo Carcione sul Chiello

E’ ben nota la problematica della sanità armerina culminata con la chiusura del reparto di ostetricia dell’Ospedale Chiello e la paventata chiusura dell’intero nosocomio.

Quale responsabile della Sezione della Sezione di Piazza Armerina del Tribunale per i Diritti del Malato, sono intervenuto indirizzando una circostanziata lettera al D.G. dell’ASP di Enna dr. Baldari il quale, invece di rispondermi per lettera, mi ha invitato ad un colloquio in viale Diaz.

Il Direttore Generale della ASP, purtroppo, è rimasto fermo nella determinazione di chiusura del punto nascita del Chiello, giustificandolo con il suo dovere di eseguire il disposto della legge regionale, con l’esiguità delle nascite nel reparto del nostro presidio ospedaliero (nell’ultimo anno n. 210 con il 40% di cesarei) e con l’imprescindibile necessità della “sicurezza” della madre e del bambino.
Tutte le nostre insistenze per la possibilità di consentire al reparto di proseguire la normale attività, limitando la sfera d’azione ai casi che non prevedono alcuna complicazione, non hanno purtroppo trovato accoglimento, anche, secondo l’Azienda, per le disposizioni dell’Assessorato regionale alla salute.
Per quanto riguarda l’intero nosocomio, peraltro, siamo riusciti ad ottenere le più ferme assicurazioni del dr. Baldari sul mantenimento del presidio ospedaliero e dei servizi di anestesia e rianimazione, cardiologia, chirurgia generale, ortopedia, nefrologia, medicina interna, pronto soccorso, radiologia, centro trasfusionale e laboratorio analisi.
Sebbene queste assicurazioni ci lascino un certo margine di sicurezza, restano però indiscussi i problemi della cardiologia, che presenta un organico assolutamente esiguo, che necessita di un concreto potenziamento e di altri settori per i quali ci ripromettiamo di intervenire adeguatamente.
IL RESPONSABILE DELLA SEZIONE
dr. Rodolfo Carcione

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI