venerdì 29 aprile 2011

Rosario Paternicò: "Gagliano non mi rappresenta più. E' venuto meno all'accordo. Aveva preso un impegno per votare Venezia e non lo ha fatto".

Agostino preso atto di quanto e' accaduto ieri sera in Consiglio Comunale relativamente alla elezione del Presidente del Consiglio, ho il dovere di chiarire il mio comportamento tenuto durante la votazione in aula. Il sottoscritto non e' stato consultato ne dal Partito che rappresento e ne dalla coalizione dei tre UDC/MPA e parte del PD. Lo stesso vale per la parte del PD rappresentata dal Sindaco.
Il capogruppo del PDL da me nominato sino a ieri sera Consigliere Gagliano, a seguito della votazione di ieri per quanto mi riguarda non mi rappresenta piu'.
E' arrivata l'ora che si faccia chiarezza a 360.
Questo cordinatore di punto in bianco si e' messo a fare politica come, lo sa solo lui, dopo che per ben due anni si e' dimenticato della nostra collettivita' essendo stato al servizio dell'Onorevole Leanza.
Abbiamo concordato di comune accordo di votare in prima votazione i nostri nominativi, ma sapevamo gia' che uno del raggruppamento dei tre avrebbe votato in seconda per il Consigliere Venezia, il quale ci aveva chiesto il voto in aula.
Sia io che il collega Gagliano - considerando che siamo stati snobati e non coinvolti nelle trattative - per fare uscire il Consiglio Comunale dal blocco che si e' venuto a creare, avevamo deciso che se quanto sopra sarebbe accaduto, in seconda votazione avremo votato Venezia.
A te lascio le dovute riflessioni. Uno dei due - non certo il sottoscritto - e' venuto meno ad un accordo basato sulla politica e sulla parola.
La riflessione del caso e' quella che Gagliano non ha mantenuto ad un impegno politico. Nello stesso tempo concorda con il cordinatore una linea mentre con me ne concorda un'altra e decide per la terza.

Era doveroso da parte mia chiarire la situazione, evidenziando che anche nei tre qualcuno non so chi sia ne mi interessa saperlo, aveva preso anche altri impegni.
saluti.
Rosario Paternico'

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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