lunedì 4 luglio 2011

Alessandro Strazzante. Il problema l'incrocio che collega viale della Libertà, con via Machiavelli e via Manzoni.

Caro Agostino buonasera,
ti contatto per sollevare i problemi che affliggono l'incrocio che collega viale della libertà con via Machiavelli e via Manzoni. In una precedente mail, che t'ho mandato tempo fa, lamentavo il fatto dell'alta velocità raggiunta dagli automobilisti nei pressi di questo incrocio e delle suddette vie negli orari di minore affollamento stradale. Adesso, oltre a questo problema, ci sono da segnalare altri problemi legati ad una cattiva educazione dei cittadini al volante e dalle pessime infrastrutture viarie che sono presenti negli incroci armerini. 

Per prima cosa si può di sicuro annoverare la sosta selvaggia che è una delle conseguenze principali del ristagno del traffico e del formarsi di code d'auto interminabili. Questo avviene in primo luogo in prossimità dell'incrocio all'altezza della pasticceria dolci ricordi e che rende impossibile la svolta di tir ed automezzi pesanti e in secondo luogo in tutta viale della libertà, via Machiavelli e via Manzoni con il parcheggio indiscriminato degli autoveicoli nelle più svariate posizioni tranne che nelle posizioni corrette all'interno delle strisce.
Oltre a questi problemi che non affliggono solo questo incrocio, ma tutto il paese, c'è da sollevare la questione più pericolosa di tutte: i controsensi.
Tantissimi ragazzi piazzesi con scooter e motorini, anziché percorrere la via Manzoni per poi svoltare all'altezza del papillon e poi svoltare nuovamente all'altezza della chiesa sacro cuore, "tagliano" la via Alessandro Manzoni prendendo per la via Machiavelli in controsenso al fine di imboccare velocemente la via Benedetto croce o addirittura procedono diritto sino alla via Carducci. C'è da dire che però i ragazzi, con la loro agilità permessa dalla guida degli scooter, riescono a schivare le auto che vengono dal senso corretto oppure salgono direttamente sui marciapiedi creando un serio pericolo per i pedoni che transitano. Questa frase non vuole giustificare nessun ragazzo con lo scooter che compie il gesto e non vuole nemmeno dire che con gli scooter codesta manovra sia possibile, anzi, voleva essere d'introduzione di un pericolo maggiore. Da un po' di tempo è nata la moda di "tagliare" l'incrocio nel medesimo modo anche con le automobili! Cosa decisamente più pericolosa della prima. Adesso un dubbio sorge spontaneo: ma coloro che dovrebbero vigilare la nostra sicurezza dove sono? Dobbiamo aspettare per forza che qualcuno si faccia male? O che succeda la tragedia?
Avendo parlato sino adesso dei problemi, passiamo alle soluzioni.
Una possibile soluzione è il rifacimento dell'incrocio che ormai mal si presta alla sua funzione. Infatti l'odierna infrastruttura, oltre ad essere molto antiestetica, e molto obsoleta per i nuovi sensi di marcia. Quindi una sorta d'incrocio tipo quello che hanno fatto dove c'è il papillon, secondo me, sarebbe l'ideale. Naturalmente adattato alle esigenze del posto! E quindi con le dovute corsie di preselezione. Questo eviterebbe sia di prendere in controsenso la via Machiavelli, sia il crearsi di doppie file dando un certo ordine. Io escluderei una rotatoria dato che, secondo il mio modesto parere, non c'è lo spazio sufficiente per farne una così grande da permettere il normale transito dei mezzi pesanti e di autobus dato che quest'incrocio è un punto nevralgico per la comunicazione stradale piazzese. Infatti collega la città con l'uscita sud del paese ed anche con la villa romana del casale. Per quest'ultimo motivo si giustifica il passaggio di molti turisti che vedono questo esempio di degrado al centro del paese. Un'altra cosa è quella di aggiustare i marciapiedi, soprattutto quello vicino giocart che io farei diventare un parcheggio a tutti gli effetti (intendo dire che lo porterei allo stesso piano della strada e lo asfalterei integrandolo con le dovute strisce). Infatti, la sosta selvaggia in questa zona crea non pochi problemi sia ai pedoni, che si trovano tutto il marciapiede invaso da automobili (posizionate più o meno bene) non permettendo loro il passaggio, sia agli automobilisti parcheggiati correttamente, che si ritrovano sempre chiusi da macchine parcheggiate in doppia fila, sia al traffico che viene parzialmente bloccato.
Questa è una parte della mia idea. Mi farebbe piacere, attraverso i commenti, leggere delle soluzioni alternative.
Sono sicuro che la nostra amministrazione comunale ha già dei progetti, quindi non se ne starà con le mani in mano e provvederà tempestivamente alla messa in sicurezza non solo dell'incrocio e delle vie di cui ho parlato sino ad ora, ma di tutte le strade cittadine che imperversano nel disastro.
Alessandro Strazzante

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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