Prendendo spunto da “Alice nel paese delle meraviglie” di L. Carroll, si indaga il contrasto tra il “potere” che si manifesta nell'oggi, incarnato da una regina, simbolo della borghesia esautorata ed una genuinità che è l'aprirsi alle molte possibilità di un mondo fantastico. Alice sognante deve uscire dalla sua stanza per dare senso alla sua identità, si deve aprire al mondo interagendo con esso, attraverso l'ironia e la risoluzione del conflitto con la regina, che rappresenta la regola, il super io, risolvendo tale conflitto si apre ad un mondo reale. La suddivisione di uno spazio tramite una rete metallica, la stanza di Alice, lo spazio della regina in avant scene, che da il comando, due specchi a significare lo sguardo di un individuo sull'altro, la sottomissione, la sfera identitaria, i tanti pensieri di Alice, rappresentati da tanti Alice (danzatori uomini e donne vestiti come lei), un attore bruco, il saggio, colui che svela i codici, che anticipa l'accaduto, senza troppo svelare.
Un contrasto tra potere e potenza, una scena polarizzata da due simboli, norma e pratica di una relazione che è un possibile approccio con il mondo.
Interpreti: Giovanna Velardi, Alice Zannoni, Giuseppe Muscarello, Simona Miraglia, Dario Tumminia, Emanuela Fenech e l’attore Franz Cantalupo.
il biglietto costa 12 euro.