mercoledì 20 luglio 2011

«Dal primo di settembre nel reparto di ginecologia dell’ospedale Chiello sarà possibile effettuare interventi di chirurgia ginecologica maggiore in regime di Ricovero ordinario»

COMUNICATO STAMPA

«Dal primo di settembre nel reparto di ginecologia dell’ospedale Chiello sarà possibile effettuare interventi di chirurgia ginecologica maggiore in regime di Ricovero ordinario»

Questo l’impegno assunto dal Direttore Generale dell’ASP di Enna Nicola Baldari martedì mattina di fronte al Sindaco di Piazza Armerina Fausto Carmelo Nigrelli e alla delegazione costituita da Carmelo Gagliano in rappresentanza del Consiglio comunale, da Massimo Di Seri e Salvatore Lavuri del comitato pro Chiello e dai sindacalisti Salvatore Meli, Nino Di Catania. Presente all’incontro anche il primario del reparto di ostetricia e ginecologia degli Ospedali Umberto I e Chiello, Giuseppe La Ferrera.

La riunione è stata lunga e ha registrato alcuni momenti di tensione, ma alla fine, è stato concordato un cronoprogramma preciso. Atttualmente il reparto di ginecologia presso il Chiello è aperto e può garantire numerose attività ambulatoriali anche di Ostetricia e alcuni piccoli interventi ostetrici e ginecologici da eseguire in Day Hospital. Per soddisfare la richiesta irrinuciabile della Città di avere nel proprio ospedale anche un’attività chirurgica maggiore, è stato concordato che sarà necessario istituire nel Chiello una Unità Operativa Semplice aggiungendo un quarto medico dopo i necessari passaggi con le rappresentanze sindacali che Baldari si è impegnato a convocare entro il 4 agosto. Consumati gli incontri con i sindacati, dall’1 di settembre verranno attivati a Piazza almeno 4 posti in Ricovero Ordinario e 2 in day Hospital. Il dott. La Ferrera ha sottolineato la integrazione auspicabile e realizzabile tra i due ospedali del sud della provincia come mezzo per migliorare il servizio alla popolazione. Diverse le posizioni sulle modalità di completamento della dotazione organica a disposizione del reparto, ma, in ogni caso, Baldari ha assunto l’impegno di mantenere i tempi concordati.







Nella stessa riunione agostana ai sindacati verrà sottoposta la proposta di istituire l’Unità Operativa Semplice di cardiologia con l’aggiunta di un quarto medico, indispensabile per garantire la presenza tutte le mattine e i pomeriggi e la reperibilità notturna. Individuate anche le modalità di copertura del quarto posto di cardiologo. Il malessere dei cardiologi del Chiello per l’attuale gestione del servizio è stato sottolineato dal Sindaco che ha anche affermato di essere disposto a gesti ecclatanti per difendere il diritto dei cittadini e dei sanitari a un servizio cardiologico efficece, efficiente e costante.







«L’istituzione di due UOS di Cardiologia e Ginecologia alla quale la delegazione lavora da mesi sono due risultati che, se confermati – ma non abbiamo motivi di non credere al massimo impegno del DG Baldari – rappresentano un importante risultato in due ambiti che stanno molto a cuore alla città», commenta il Sindaco.







La delegazione piazzese ha anche ribadito la necessità di attivare l’unità operativa semplice di otorinolaringoiatria trasferendo, a costo zero per l’azienda, un medico dai servizi territoriali all’ospedale.







I rappresentanti del Comitato hanno ribadito che, di fronte a ulteriori slittamenti nel tempo, potranno essere riprese le forme di lotta e rivendicazione che hanno caratterizzato i mesi scorsi, mentre i sindacalisti hanno garantito la presenza e collaborazione delle rappresentanze dei lavoratori per un esito immediato rispetto alle proposte che verranno presentate ai primi di agosto.



Per i rappresentanti delle istituzioni – forti di un ricorso al TAR che ha dato ragione al Comune contro la chiusura di ostetricia – il dialogo con l’ASP è la strada maestra per ampliare i servizi sanitari offerrti alla popolazione, ma quanto concordato deve essere tempestivamente attuato.



A margine dell’incontro è stato sollevato dal sindaco il problema di alcuni malfunzionamenti nell’organizzazione dei servizi come quello che ha portato alla sospensione per 15 giorni del servizio di vaccinazione e che poteva essere evitato con una semplice disposizione del responsabile aziendale.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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