Brolo –
Al castello dei Principi Lancia, lunedì 8 agosto, alle ore 21:00, Medievalia in collaborazione con l’Associazione culturale “L’Elefantino” organizza:
“Indietro nel tempo per conoscere Mario Sturzo”.
Mons. Mario Sturzo(1861 – 1941) fu vescovo di Piazza Armerina (1903-1941). Quest’anno ricorre il 150° dalla nascita e il 70° dalla morte del vescovo fratello maggiore di don Luigi Sturzo.
L’originale incontro culturale comprende: proiezioni d’immagini e filmati a tema. A inizio di serata sara presentato dal prof. Angelo Consolo il volume, patrocinato dalla Provincia di Catania, dedicato a mons.Santo Bellia,
L'uomo che superò i confini della politica -intervista immaginaria a don Luigi Sturzo.
Nel corso dell’evento un riconoscimento sarà dato a personalità che agiscono concretamente nella pastorale, nel progresso dell’umanità e nella ricerca storica.
Saranno premiati:
-Prof. Piero Airaghi (storico dell'arte)
- Sac. Pasquale Buscemi (teologo moralista)
-Mons.Michele Pennisi (vescovo di Piazza Armerina)
-Dott.ssa Maria Vitale (cronista televisiva)
-On.Giuseppe Laccoto (deputato alla Regione) .
Per ulteriori notizie cfr.
www.lelefantino.altervista.org ;
www.sizilien-in-der-hu.de
e-mail elefantino_ms@libero.it
tel.3479093750
MARIO STURZO
Mons. Mario Sturzo (1861-1941) di cui quest’anno ricorre il 150° della nascita e il 70° della morte e che fu vescovo di Piazza Armerina dal 1903 al 1941, è stato una figura poliedrica di vescovo, filosofo, poeta, maestro di spiritualità, uomo di profonda cultura , radicato nella tradizione ecclesiale ma anche aperto al dialogo con la società contemporanea.
A partire dagli anni Venti cercò di favorire un rinnovamento della filosofia cristiana,ma dopo un ‘ammonizione da parte della Congregazione del S. Ufficio, cessò di occuparsi di filosofia e si dedicò a studi di ascetica, mistica,psicologia religiosa e ad una intensa attività pastorale di cui ci offrono una testimonianza le numerose lettere pastorali in cui tratta vari temi fra cui l’educazione, la conversione, la conoscenza di Dio, la vita in Dio, la preghiera.
Un tratto tipico della spiritualità di Mario Sturzo , che fu una spiritualità dell’azione , fu la sua ansia per la conversione delle anime, che si tradusse in un attivismo apostolico animato dalla carità pastorale. Egli concepì il suo ministero come esercizio di un compito di educazione alla santità.
Mario più grande del fratello Luigi di dieci anni ebbe un influsso particolare nella maturazione della vocazione sacerdotale e sulla formazione intellettuale e spirituale del fratello minore, di cui durante il periodo seminaristico a Caltagirone fu professore, rettore del Seminario nell’anno scolastico 1890-91 e Direttore degli Studi.
Fu Mario a tenere il panegirico per l’ordinazione presbiterale di Luigi il 19 maggio 1894 sottolineando la missione pastorale del prete soprattutto nei confronti dei giovani indicandogli come modello san Filippo Neri. Mario suggerì al fratello di andare a completare gli studi teologici a Roma e lo avviò all’impegno nell’Azione cattolica , essendo egli stato primo presidente del locale circolo della Gioventù Cattolica intitolato a San Tommaso d’Acquino . Mario inoltre collaborò con il fratello minore scrivendo bozzetti e romanzi a puntate di ispirazione democratico cristiana sul periodico “La Croce di Costantino” fondato e diretto da Luigi.
I due fratelli ritennero che il compito più importante della loro prima attività pastorale fosse quello di insistere sulla formazione spirituale, culturale e pastorale del clero e sull'educazione religiosa e civile del popolo incoraggiando i laici ad impegnarsi nell’Azione Cattolica.
Mons. Mario Sturzo per la formazione permanente del clero fondò nella diocesi di Piazza Armerina la Congregazione sacerdotale degli Oblati di Maria, sull'esempio di quella voluta da S. Carlo Borromeo, per la quale stese le costituzioni e della quale organizzò la vita comune guidando personalmente nella formazione spirituale i suoi membri. I sacerdoti diocesani che aderivano alla congregazione si legavano al vescovo con il voto di obbedienza.
[1] LUIGI e MARIO STURZO, Carteggio, voll, I-IV, Ed. Storia e Letteratura, Roma 1985; e Vol. V, Appendice, Rubettino Soveria Mannelli 2006.