mercoledì 3 agosto 2011

Prima riunione dei "Cittadini Indignati" , di Federico Filetti

Ieri si è tenuta la prima riunione dei "cittadini indignati". Un gruppo di persone di età compresa tra 16 e 70 anni, LIBERE da partiti e da ideologie.
Sono le tipiche persone che si incontrano per strada, ognuna con problemi diversi, persone che, nonostante tutto, hanno a cuore la propria città e che soffrono per la deriva sociale che la affligge. Sono state esposte molte problematiche ma nonostante le diverse posizioni dalle quali inevitabilmente ci si trova a partire, abbiamo un punto di convergenza: l'assurda inarrivabilità delle istituzioni, unico organo che a questi problemi dovrebbe porre un rimedio.



La nostra soluzione è una protesta pacifica e innovativa, ma che concretamente scuota la città da dentro.
Ho avviato una locomotiva ma non ne sono il proprietario, ne tanto meno il macchinista. Questa locomotiva si alimenta della vostra indignazione ed è diretta verso una città migliore. Il nostro megafono è questo blog, tramite esso ci siamo incontrati e, da perfetti sconosciuti, abbiamo iniziato a collaborare.
Noi vogliamo creare quel *non plus ultra* di cui Piazza ha bisogno, SENZA SCENDERE A COMPROMESSI.
Chiunque senta di poter dare il proprio contributo, è invitato al nostro secondo incontro che si terrà mercoledì 17 agosto alle 19 presso l'Ostello del Borgo.
Ieri eravamo 20 persone ma la prossima volta saremo molti di più.
Scommettete?

Federico Filetti.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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