(ASCA) - Castel Gandolfo (Rm), 2 set - Il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi e' stato contestato dalla platea delle Acli mentre parlava della disoccupazione e delle sue conseguenze sociali durante un seminario sul ''Lavoro scomposto''.
L'intervento del ministro e' stato interrotto due volte dai delegati. Sacconi ha chiesto alle Acli di riconoscere i meriti del governo ''se non avete prosciutto negli occhi''.
Sacconi ha raccolto invece applausi quando ha ricordato ''con pena'' che due delegati cattolici della Settimana Sociale di Reggio Calabria ''votarono contro una risoluzione sugli attacchi alle sedi della Cisl''.
Poco prima, il segretario di Stato vaticano, card.
Tarcisio Bertone, intervenendo al seminario, aveva criticato le misure contro le cooperative contenute dalla manovra.
Continuando nel suo discorso, Sacconi ha attaccato duramente i ''bastardi anni '70'' e i ''cattivi maestri'', e la platea ha nuovamente rumoreggiato e qualcuno dalla sala gli ha urlato contro: ''Fascista''. ''Dobbiamo uscire definitivamente - aveva detto il ministro - da quel maledetto tempo, quei bastardi anni '70 la cui onda lunga arriva fino ad oggi. Quei bastardi anni '70 in cui le peggiori culture secolariste si sono espresse''. ''Sono un anticomunista, si', mi dispiace - ha replicato Sacconi ai contestatori - a me e alla mia storia familiare e personale mi si puo' dire tutto, ma non che sono fascista. Non so chi e' quel cretino che da' del fascista a chi fa questo ragionamento, abbia almeno la bonta' di alzarsi in piedi''.