lunedì 3 ottobre 2011

Il figlio di Riina torna a Corleone. Da la Repubblica.it

CORLEONE - Non si è fatto vedere in giro per tutta la giornata. Dalla casa di famiglia è uscito solo poco prima di mezzogiorno per andare a firmare in commissariato. Giuseppe Riina, il secondogenito del capo di Cosa nostra, ha scelto di vivere "sotto traccia" il suo ritorno forzato a Corleone dopo la scarcerazione dal carcere di Voghera dove ha finito di scontare la pena a 8 anni e 10 mesi per associazione mafiosa.

Non voleva tornare a Corleone, Giuseppe Riina, almeno così aveva detto ai giudici di sorveglianza che avevano accolto la sua richiesta di dimora a Padova dove una associazione onlus gli ha offerto un lavoro nonostante le polemiche scatenate dai leghisti pronti a fare le barricate contro l'arrivo di Riina. Ma un precedente provvedimento del tribunale delle misure di prevenzione di Palermo, notificato al giovane al momento della sua uscita dal carcere, lo ha costretto a cambiare programma e a tornare a Corleone dove dovrà firmare ogni giorno in commissariato e rientrare a casa entro le 21.
Ma anche nel suo paese l'accoglienza non è stata delle migliori. Il sindaco Antonio Iannazzo, a nome di tutta la giunta comunale, ha detto subito che Giuseppe Riina è "una persona sgradita". "Non ha mai mostrato alcun segno di pentimento - ha detto - e Corleone non è il posto giusto dove cominciare un percorso di ravvedimento. Crediamo che sia un pericolo per la nostra comunità".
Il paese si mostra più indifferente. I pochi che accettano di parlare dicono che "se ha scontato la sua pena non c'è motivo di non accoglierlo". Ma il giovane Riina non sembra avere intenzione di rimanere a Corleone. I suoi legali presenteranno ricorso in Cassazione contro il vecchio provvedimento sperando così di poter consentire in tempi brevi la partenza di Riina junior per il Veneto dove comunque il governatore Zaia ribadisce: "E' inutile che venga, qui non lo vogliamo".
(02 ottobre 2011)

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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