Per la prima volta Piazza Armerina ha un sistema museale: la Giunta Comunale infatti ha deliberato la istituzione del Si.M.PA., il Sistema Museale di Piazza Armerina che comprende, nella prima fase, ben cinque siti: La Pinacoteca comunale, la Mostra permanente del libro antico presso il Coro dei nobili dell’ex Collegio dei gesuiti; la Mostra permanente “Marmi ritrovati e marmi colorati provenienti dalla Villa romana del Casale”, il Teatro comunale Garibaldi e la mostra permanente della civiltà mineraria della Lega Zolfatai.
Un sistema museale – si legge nella delibera – è un insieme di musei, palazzi storici, monumenti, chiese, aree di importanza storica o naturalistica, collezioni e raccolte sia pubbliche che private, ecc., coordinate in un'unica offerta culturale per la valorizzazione del patrimonio della Città.
Tre dei cinque siti sono comunali, uno, la mostra allestita nel 2008 nella sede della Lega zolfatai, con la collaborazione del comune di Piazza e del GAL Rocca di Cerere, è dei soci del sodalizio e sarà oggetto di specifica convenzione, l’ultima, la mostra archeologica ospitata a Palazzo di Città, espone i reperti della Villa romana del casale almeno fino a quando non andranno a comporre parte della esposizione di Palazzo Trigona.
La delibera prevede la possibilità di procedere, in seguito, all'ampliamento del sistema con altre strutture comunali in fase di allestimento o altre di proprietà pubblica o ecclesiastica, come il Museo diocesano o il museo della città e del territorio che sarà ospitato proprio a palazzo Trigona.
«La città si sta preparando ad accogliere i turisti che saranno sempre più numerosi a partire dal completamento dei restauri della villa romana del Casale.– dice il Sindaco Fausto Carmelo Nigrelli – È necessario che la città offra a turisti e visitatori un sistema di attrattori culturali capaci di prolungarne il soggiorno e nel contempo promuovere il centro storico offrendo loro parte dei suoi tesori. In questo modo stiamo creando quella “massa critica” di offerta di patrimonio che consentirà di prolungare la loro presenza in città con una importante ricaduta economica non solo nel settore ricettivo».