lunedì 5 dicembre 2011

Oggi in provincia si è tenuto un tavolo sulla "Rete di contrasto alla violenza di genere"

L’Assessorato Provinciale alle Pari Opportunità e la Commissione P.O. della Provincia Regionale di Enna, avendo rilevato in occasione della giornata internazionale proclamata dall’ONU, in tutto il territorio provinciale, che Enti pubblici, Clubs service, Associazioni giovanili e di volontariato, Scuole e Università hanno organizzato numerose manifestazioni di sensibilizzazione sul tema della Violenza contro le donne, ritenuta inderogabile l’opportunità di mettere a sistema le risorse umane e professionali riscontrate, hanno organizzato un incontro presso la Sala Consiglio della Provincia Regionale di Enna, che si terrà giorno 05 Dicembre alle ore 10,00, per l’attivazione di un Tavolo Tecnico finalizzato alla costituzione di una “Rete di contrasto alla violenza di genere”.


L’assessore alle PP.OO. Geppina Savoca e la Presidente della Commissione provinciale Anna Di Rosa Placa ribadiscono il pieno convincimento che alla fase di riflessione sulla sorte di tante donne, che in tutto il mondo, ogni giorno, sono vittime di violenza, e che di informazione e sensibilizzazione, estremamente utili per denunciare quanto questo fenomeno sia ancora troppo nascosto e sommerso, bisogna affiancare un’azione sinergica di tutti gli attori che direttamente o indirettamente si occupano del problema, in quanto i numeri della vergogna continuano ad aumentare e sono milioni in Italia le donne che subiscono violenza sessuale, fisica o minacce (ogni 3 giorni una donna è uccisa dal proprio uomo). Pertanto il cambiamento, necessario per porre fine a una situazione estremamente grave, deve passare innanzitutto dalla modifica di una mentalità diffusa, alimentata dai luoghi comuni e dagli stereotipi, in cui è affermata la supremazia maschile e difesa ad oltranza la sua innocenza, tutelata dalla cerchia familiare e dall’ambiente circostante, dagli usi e costumi della propria comunità di appartenenza. Successivamente si deve lavorare in sinergia, per abbattere il muro di omertà e di indifferenza spesso causa del silenzio delle donne, attraverso la creazione di una solida rete, culturale e sociale, con Enti pubblici e privati, Istituzioni civili, religiose e militari, Associazioni di vario tipo, Clubs service, che possa costituire un valido supporto per tutte coloro che, invece, vogliono iniziare una vita nuova, aiutate dalla presenza di centri antiviolenza, di servizi di accoglienza, di case rifugio e di alloggi gestiti dagli enti locali e territoriali.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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