domenica 15 gennaio 2012

Sequestrato il capannone del "rave party"

TITOLO: “Avevano organizzato un rave party in un capannone sito in una contrada a confine fra Piazza Armerina ed Enna: dopo la recente denuncia di quattro giovani per aver organizzato un pubblico spettacolo in assenza delle prescritte autorizzazioni, scatta il sequestro preventivo dell’immobile”




Nella giornata scorsa, gli uomini della squadra Mobile di Enna - diretti dal Vice Questore Aggiunto dott. Giovanni Cuciti – unitamente agli uomini del Commissariato di Piazza Armerina - diretti dal Commissario Capo Gabriele Presti – di seguito alla recente denuncia, in stato di di libertà, quattro giovani ennesi, per avere organizzato una serata danzante aperta al pubblico, all’interno di un capannone industriale, senza avere fatto verificare la struttura dalla compente Commissione di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo, prodromica alla richiesta della prescritta licenza di pubblica sicurezza - hanno eseguito il decreto di sequestro preventivo della struttura che ha ospitato l’evento, decreto emanato dal G.IP. presso il Tribunale di Enna, su richiesta della Procura della Repubblica di Enna.

Infatti, i giovani sopra citati, la sera del controllo avevano organizzato uno spettacolo musicale-danzante, presso un fabbricato industriale, senza la prescritta agibilità per locale di pubblico spettacolo.

Le positive risultanze sui fatti sopra descritti, raccolte dagli investigatori armerini, venivano rassegnate alla procura della repubblica presso il Tribunale di Enna, deferendo i quattro giovani per il reato di cui all’art.110 cp e art. 80 TULPS in relazione all’art.17 TULPS., per avere organizzato in concorso una serata danzante aperta al pubblico, all’interno di un capannone industriale, senza avere fatto preventivamente verificare la struttura dalla compente Commissione di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo. Ciò determinava, pertanto, la Procura della Repubblica di Enna a richiedere al G.IP. presso il Tribunale di Enna, l’emissione di un decreto di sequestro preventivo, istanza, positivamente accolta. Misura cautelare oggi eseguita dai poliziotti ennesi e armerini, che ponevano sotto sequestro la struttura.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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