martedì 14 febbraio 2012

Iniziativa il Poliziotto un amico in più alla scuola Canali

TITOLO: “Iniziativa il Poliziotto un amico in più – 12° edizione 2011-2012” “Tutti liberi, nessuno escluso dal rispetto delle regole” - Incontro scolastico sul tema della legalità, in particolare sul fenomeno della legalità stradale, tenutosi presso la scuola primaria del plesso del Quartiere Canali, di Piazza Armerina - facente parte dell’Istituto Comprensivo“L. Capuana” - fra i bambini delle classi quarte del plesso canali e della Scuola E. Fontanazza, ed i Poliziotti”.


Nel costante rapporto di collaborazione fra la Polizia di Stato di Enna e le istituzioni scolastiche della provincia di Enna, per affermare i principi di legalità – fortemente voluto dal Sig. Questore della Provincia di Enna, dott. Salvatore Patanè – i Poliziotti del Commissariato armerino – diretti dal Commissario Capo dott. Gabriele Presti – e quelli dell’UPGSP-Polizia di Quartiere di Enna - si sono recati nella mattinata scorsa presso la scuola primaria del plesso del Quartiere Canali, di Piazza Armerina - facente parte dell’Istituto Comprensivo“L. Capuana” - per incontrare i bambini delle classi quarte del plesso canali e della Scuola E. Fontanazza, lì ospite, per trattare il delicato tema della legalità, nell’ambito dell’iniziativa “Il Poliziotto un amico in più”. L’iniziativa è nata con lo scopo di consentire la diffusione della cultura della Legalità e di consolidare un proficuo scambio relazionale tra la Polizia di Stato, Istituzioni scolastiche e alunni.

Infatti, l’iniziativa in argomento, coinvolge gli istituti scolastici della Provincia di Enna, la Questura e l’Unicef, e vedrà gli alunni delle scuole partecipanti realizzare delle opere, suddivise per tipologie di arti, che concorreranno su base provinciale prima e nazionale poi. Gli alunni impegnati nell’iniziativa, alla fine del percorso educativo-formativo, dovranno produrre, individualmente o a gruppo, dei lavori (opere letterarie, arti figurative-tecniche varie, tecniche multimediali e cine televisivi) che saranno inviati presso il Ministero dell’Interno dove una commissione centrale selezionerà i lavori ritenuti di maggior interesse, su base livello nazionale.

I poliziotti presenti, l’Ispettore Capo Verde Giuseppe, quelli del Commissariato di P.S. di Piazza armerina, egli altri poliziotti di quartiere dell’UPGSP - Polizia di Quartiere - della Questura di Enna, dopo essere stati accolti dal Dirigente scolastico, dott.ssa Rabita, collaborata nell’occasione dalle insegnanti, referenti didattiche dell’iniziativa, per parlare di sicurezza stradale, hanno evidenziato che per strada, il primo trucco da imparare è “VEDERE E FARSI VEDERE”.

Nell’incontro, i poliziotti si sono soffermati sul grave e doloroso problema della “Sicurezza Stradale”, anche con l’ausilio di immagini e slide, illustrando il modo di comportarsi dei bambini sia come pedoni, quando si muovono con la bici, e sia quando si trovano come passeggeri nelle auto, concludendo che, per tutti i fruitori nella strada, la regola primaria nella circolazione stradale è la “Prudenza”.

Quindi le regole da rispettare quando si è pedoni, i segnali da conoscere quando si è ciclisti, e soprattutto l’uso delle cinture di sicurezza quando si è in auto con i genitori. L’intervento dei poliziotti, si è concluso con i saluti delle insegnanti, e con l’auspicio di rivedersi in altri incontri, per trattare altre sfaccettature del tema della legalità, che interessano anche i più piccoli.

L’evento, ha rappresentato l’occasione per focalizzare l’attenzione verso la cultura della legalità in generale, suscitando il vivo interesse dei ragazzi, che hanno avuto l’opportunità di un proficuo confronto con coloro che vantano una particolare esperienza, come i poliziotti, permettendo loro di approfondire il complesso tema della legalità, nelle sue sfaccettature che investono ogni singolo aspetto della vita, non solo scolastica, dei ragazzi.

Nella circostanza è emerso che i bambini, sempre vogliosi di confronto, non mancheranno di riprendere anche i comportamenti non corretti “dei più grandi” perché la legalità, è un principio che attraversa ogni fase della vita.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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