martedì 14 febbraio 2012

è la fine di un partito di sinistra che ha paura di esserlo

Il problema è che un'alternativa vera non esiste: se qualcuno sa cos'è il Pd oggi, batta un colpo
di Giampiero Mughini
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Non sono un elettore del Pd. Se il Pd fosse quel che io mi aspetto da un partito di centro-sinistra, ossia una forza politica e culturale fondamentalmente liberale e libertaria, dal profilo nettamente riformista, un partito che dice chiaramente le due o tre cose che si possono fare a rendere meno incivile la nostra società e senza mai promettere di "far sognare nessuno", e questo perché la politica di un Paese che sta attraversando una crisi economica epocale ha niente a che vedere con i sogni, allora io quel partito ci andrei di corsa a votarlo.


Ripetiamolo per l'ennesima volta. La tragedia politica dell'Italia recente non stava nel fatto che Silvio Berlusconi vincesse una volta e mezzo su due, stava nel fatto non esisteva l'alternativa costituita da un partito come quello che ho connotato sopra. L'unica alternativa possibile in un Paese indebitato fino al collo e segnato sino all'altro ieri da guerre civili striscianti. Non esiste alcuna alternativa consistente nel fare "sognare" la gente o nel "dire qualcosa di sinistra", una stupidaggine che non finisce mai: semmai il punto starebbe nel "fare" qualcosa di sinistra ma allora bisognerebbe dire esattamente che cosa e se la maggioranza del popolo italiano è d'accordo.

La sto facendo lunga. E comunque sapete di che cosa sto parlando. E cioè delle "primarie" di Genova, dove i candidati diciamo così ufficiali del Pd erano due, uno dei quali l'attuale sindaco Marta Vincenzi, un personaggio visibile e autorevole della città. Bene, a vincere è stato il candidato promosso dalla consorteria di Nichi Vendola, il professor Marco Doria, di cui non so nulla se non che fino all'altro giorno era iscritto a Rifondazione comunista e che di certo è una bravissima persona. Il punto però è un altro. Chi è l'uomo che lascia le sue impronte digitali suil'attuale fisionomia del Pd, Pier Luigi Bersani o Nichi Vendola? Non è mica la stessa cosa, non lo è per niente.

Bersani è l'uomo che sta appoggiando il governo Monti, e a mio giudizio fa benissimo perché per l'Italia fuori dal governo Monti c'è solo la strada che conduce al disastro greco. Vendola è invece uno che al governo Monti tira calci agli stinchi, che invita il popolo di sinistra a "sognare", che vorrebbe di tutto e di più e anche se nessuno di noi sa che cosa (e credo neppure lui). Ebbene tutte le volte che nel Pd Vendola presenta e promuove un suo candidato, quel candidato ha la meglio sul candidato ufficiale del Pd. E' successo in Puglia, è successo per la candidatura ai sindaco di Milano di Giuliano Pisapia, è successo per la candidatura a sindaco di Napoli dell'ex magistrato Luigi De Magistris, è successo per la candidatura a sindaco di Cagliari di Massimo Zedda. Se le cose stanno così, e beninteso non è che io stia facendo delle riserve sulle ottime persone candidate da Vendola, il Pd è un partito che assomiglia di più a Bersani o è un partito che assomiglia di più a Vendola? Meglio ancora, un partito può essere le due cose insieme, far convivere le due anime, mettere assieme l'appoggio a Monti e i calci negli stinchi a Monti? In una città complessa come Genova, è pensabile che il candidato sindaco sia un ex iscritto a Rifondazione comunista? Ovviamente la mia risposta è un no su tutta linea. Lo stesso no pronunciato dall'ala liberal del Pd. Quella che il partito lo vorrebbe esattamente tale e quale lo vorrei io. Solo che la buona parte del "popolo di sinistra" non lo vuole così. A questo modo va a finire che rivince Berlusconi. Mamma mia che Paese.
13 febbraio 2012

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Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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