domenica 25 marzo 2012

Gioacchino Giunta. Ecco perché questa potatura è dannosa

Foto di
Seby Arena
Caro Agostino,
quest'anno mi ero riproposto di non intervenire sull'irrisolvibile problema della potatura degli alberi ORNAMENTALI della tanto martoriata Piazza Armerina.
Ma, lasciamelo dire e perdonami, pubblicando certi ignobili commenti, non hai fatto altro che declassare non solo il tuo blog ma anche e soprattutto una quantomai importante problematica che l'incompetenza e la presunzione di alcuni fanno si che venga ripetuta anno dopo anno.
Come se non bastasse, la scienza e l'onnipotenza che caratterizzano NOI PIAZZESI, ci autorizzano
a esprimere azzardate opinioni su argomenti ai più totalmente sconosciuti.

Siccome, come ho avuto modo di scrivere qualche post precedente, il sottoscritto, pur essendo un esperto in materia, si reputa non idoneo a tenere lezione alcuna, vorrei umilmente rimandare i vari DOTTI, MEDICI E SAPIENTI, improvvisati esperti in Botanica e Arboricoltura, a leggere attentamente quanto riportato nel seguente sito:
www.isaitalia.org/gli-indispensabili/237-perche-la-capitozzatura-e-dannosa.html

Dopodiché, non dando peso alcuno alla presunzione di quanti si sono improvvisati, senza titolo alcuno, esperti in materia, spero vivamente, che anche quest'anno il mio amico Giuseppe Di Prima, non se ne esca con la geniale trovata dell'inverosimile accordo con il CORPO FORESTALE DELLA REGIONE SICILIANA.

Gioacchino GIUNTA.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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