lunedì 5 marzo 2012

Peppe Lumia sulle Primarie di Palermo

Ieri Palermo ha dato un segnale di discontinuità, ha dimostrato di essere una città viva, che ha ancora speranza e che vuole guardare con fiducia al futuro. Dando la vittoria a Fabrizio Ferrandelli i palermitani hanno fatto una scelta coraggiosa, di grande innovazione e cambiamento.
Non era scontato che ciò accadesse. Palermo, infatti, viene da dieci anni di “non governo” del centrodestra, in cui la città è stata abbandonata a se stessa. Una stagione politica che ha devastato quanto di buono era stato fatto in passato e che ha mortificato le sue stupende e straordinarie potenzialità. In un clima di rabbia e scoramento c’era il rischio che i cittadini si staccassero definitivamente dalla politica, che prendesse il sopravvento l’antipolitica delle facili promesse, o il populismo del “ci penso io”. Sarebbe stato un supplizio insopportabile. Invece, i palermitani hanno deciso di esserci, di partecipare, di credere ancora nella politica come servizio, che promuove il bene comune con la legalità e lo sviluppo che ripudia la mafia.
E’ stata una grande prova di maturità civica. Anche perchè Palermo, nelle condizioni in cui si trova, non ha bisogno di salvatori della patria, di solisti, ma di leader che sappiano costruire un progetto corale dove la politica, la società civile organizzata, le associazioni di categoria … siano capaci di  lavorare insieme per ricostruire tassello dopo tassello una città moderna ed europea: “la città del sole”, che sfrutta l’energia solare montando pannelli fotovoltaici su tutti gli edifici pubblici p er azzerare la bolletta energetica del Comune e migliorare la qualità dell’aria; “la città del mare”, che recupera i 23 kilometri di costa, oggi invasi dalle erbacce e dalle baracche; “la città delle identità, dei quartieri, dei borghi”, che garantisce a tutti i cittadini asili nido, spazi verdi, luoghi di aggregazione; “la città pulita”, che realizza la raccolta differenziata. E ancora “la città della storia, dell’arte e della cultura”, “la città dei bambini”. Su questo progetto, che è un progetto corale, Fabrizio Ferrandelli vince le primarie.
Fabrizio è un giovane di 32 anni con una profonda esperienza amministrativa, che ha una visione innovativa della politica e della città. Viene dal mondo del Terzo settore, ha lavorato bene nei quartieri al fianco dei più deboli, degli immigrati, di coloro che non hanno lavoro… . E’ capace di aggregare attorno ad un progetto migliaia di giovani e adulti, di professionisti, di realtà del mondo del volontariato, dell’impresa.
I Palermitani hanno scelto un’idea e un modello di amministrazione della città davvero nuovi, diversi da quello che le segreterie dei partiti volevano calare dall’alto. Adesso ci aspetta la battaglia più importante, battere il centrodestra. Mi auguro, pertanto, che, archiviata l’amarezza, il centrosinistra sappia essere unito e compatto.
 Giuseppe Lumia

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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