lunedì 9 aprile 2012

Il Palio dei Normanni.

di Riccardo Calamaio
Il Palio dei Normanni è la manifestazione popolare più importante della città, non è di desta e ne di sinistra non è di maggioranza e ne di opposizione, è un patrimonio culturale che appartiene ai cittadini, quindi non appartiene alle associazioni e ne ai comitati di quartiere ai quali però va riconosciuto il merito di partecipare attivamente all’intera organizzazione che rimane in capo all’Amministrazione Comunale, unico soggetto responsabile. Pertanto il consiglio comunale, eletto dal popolo, che rappresenta l’intera città è stato il luogo più appropriato per la definizione di un regolamento che, nel rispetto del pluralismo e delle linee guida esistenti, non lascia a libere interpretazioni gli organizzatori.
Questo è quanto ho dichiarato all’inizio della seduta consiliare, ed è con questo spirito che l’aula ha votato all’unanimità un regolamento che a differenza delle linee guida prevede regole certe per la programmazione e la gestione della manifestazione nel rispetto della sicurezza e della salute dei partecipanti, degli spettatori e degli animali, perseguendo i principi di economicità, efficienza ed efficacia. Comprendo che le novità destano nei comitati di quartiere perplessità e critiche, ma intervenire con tale acredine nei confronti del consiglio comunale, prima asserendo che lo abbiamo fatto solo per intascare i gettoni di presenza e poi perché abbiamo regolamentato il percorso dei cavalli, non può trovare giustificazione, soprattutto se fra i comitati vi sono due presidenti che in passato hanno ricoperto cariche pubbliche in questa città. Non è corretto minacciare che ci saranno azioni eclatanti se non ci sarà una rivisitazione del regolamento, questi ricatti non pongono le basi per un dialogo sereno. Abbiamo inserito alcune modifiche, una delle quali sancisce che la giostra va organizzata con la precipua partecipazione dei quartieri, elemento che non era presente nelle linee guida. L’unica modifica non gradita è quella rivolta alla tutela e valorizzazione dei veri protagonisti del Palio, cioè i cavalieri giostranti con i rispettivi cavalli. Abbiamo ritenuto opportuno che formare un corteo unico dei cavalieri che scortano il conte Ruggero, oltre ad essere un elemento rievocativo della tradizione che arricchisce lo spettacolo, ridurrà l’affaticamento dei cavalli e dei cavalieri, favorendo una condizione di sicurezza e limitando l’esposizione a cadute infortunose che potrebbero coinvolgere anche gli spettatori durante la sfilata. Noi siamo per elevare i cavalieri giostranti ad un ruolo di maggiore centralità nel contesto della manifestazione, che necessita di ordine e maggiore dinamismo nella fase esplicativa. Alla fine della seduta consiliare ho preso l’impegno assieme a tutti gli altri consiglieri, presidenti di quartiere presenti fra il pubblico, che l’aula sarà disponibile a rivedere il regolamento in caso di evidenti inefficienze rilevate durante lo svolgimento della manifestazione purchè derivanti dalle novità introdotte. Con questo regolamento abbiamo eliminato sacche di incertezza, con lo scopo di dare dignità a tutti gli organizzatori e partecipanti che con molta passione e dedizione hanno il merito di far rivivere questa manifestazione popolare che caratterizza la nostra città.



Riccardo Calamaio

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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