venerdì 27 aprile 2012

Si avvicina l'istituzione del parco archeologico della villa romana dopo l'approvazione del regolamento

Il gruppo consiliare del PD è soddisfatto per l'importante traguardo raggiunto durante la seduta di consiglio comunale del 23 aprile, in quanto riconsoce che l'istituzione del Parco Archeologico costituisce la salvaguardia, la gestione, la valorizzazione, la conservazione e la difesa del proprio patrimonio, nonché la gestione del Museo Regionale Villa Imperiale di Piazza Armerina, del Palazzo Trigona e di altri siti archeolgogici minori, per favorire la crescita economica, sociale e culturale delle comunità residenti nonché per consentire migliori condizioni di fruibilità senza scopi di lucro. 

Durante i lavori in aula l'opposizione non ha presentato nessun documento a sostegno della loro proposta per eliminare l'intera zona C del Parco Archeolgico in quanto l'art. 20 della L.R. 20/2000 lascia la facoltà di istituirla ma senza imporre l'obbligo. Proposta che ha avuto l'esito positivo dell'aula grazie ai voti favorevoli del centrodestra. 
Invece il PD ha presentato un articolato documento formulando quattro proposte. Due sono state respinte dall'opposizione, una rigurdante l'applicazione parziale della Zona C in Città limitandola al centro storico, liberando quindi il resto del territorio urbano da vincoli superflui. La seconda proposta respinta è stata quella per la riduzione dei divieti applicati sull'intera area destinata alla zona C del Parco. Una proposta fatta dal PD per garantire le normali attività agricole e produttive sul territorio, nonchè la possibilità di produrre energia con fonti rinnovabili. 
Altre due proposte fatte dal PD sono state approvate all'unanimità.
" Ringraziamo il centrodestra per avere condiviso due proposte su quattro - dichiara il capogruppo Riccardo Calamaio -, una per la modifica all'art. 5 del regolamneto, attraverso la quale proponiamo di dare la pssibilità alle associazioni culturali ed ambientaliste di fare ricerca nelle aree del parco, e l'altra per avere condiviso la nostra proposta di incrementare la continuità culturale e scientifica di maggiore valenza territoriale del Parco attraverso l'inserimento di altre aree archeolgiche minori non compresi nella proposta di Parco. 
Anche se due punti su quattro della nostra proposta non sono stati accolti dal centrodestra, azione che evidenzia la differente sensibilità fra i due gruppi politici sui grandi temi in termini di gestione e crescita del territorio, siamo consapevoli che la Soprintendenza ai Beni Culturali di Enna ed il rispettivo Assessorato regionale dovranno necessariamente prendere in considerazione il nostro documento in quanto è l'unico ad essere presente, in rappresentanza di un di interesse colletivo come richiesto dall normativa vigente. Un documento, il nostro - conclude Calamaio -  stutturato su valenza tecnica e politica che pone una serie di riflessioni al legislatore affinchè siano garantiti i benefici per i cittadini in un contesto di salvaguardia del territorio nella zona C intesa come luogo di promozione e valorizzazione del territorio del Parco, e che ne costituisca la cornice all’interno della quale il Parco possa operare iniziative economiche e culturali strettamente legate alle proprie attività e finalità favorendo la crescita economica e culturale per Piazza Armerina 

Riccardo Calamaio

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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