martedì 3 luglio 2012

Il vescovo ringrazia per il X° anniversario

Oggi in occasione del 195 anniversario della erezione della nostra diocesi di Piazza Armerina e decimo anniversario della mia ordinazione episcopale, con la quale sono stato reso conforme a Gesù, Buon Pastore, Sposo della Chiesa e Vescovo delle nostre anime, per essere in mezzo a voi amico, fratello e padre, sento vivo il desiderio di rivolgere come Maria SS., un inno di lode e di ringraziamento a Dio Padre per suo Figlio Gesù Cristo nello Spirito Santo.
Ringrazio il Padre di ogni dono per l’opera della sua grazia che mi ha consentito in questi dieci anni di ordinare 25 presbiteri di cui 19 appartenenti al clero diocesano, 26 diaconi di cui 3 diaconi permanenti, di aver istituito in diocesi l’Ordo Virginum e di aver conferito il sacramento della confermazione a diverse migliaia di giovani.
Il mio pensiero pieno d'affetto e di riconoscenza al Santo Padre il Beato Giovanni Paolo II di v.m. che mi ha nominato vescovo e a Papa Benedetto XVI° che ho potuto salutare lo scorso mercoledì 23 maggio, cui ho espresso i sentimenti di devozione e di comunione di questa nostra Chiesa, che intende rimanere aggrappata a questa roccia e fondamento visibile dell'unità ecclesiale.
In questa circostanza la mia preghiera e il mio grato pensiero va ai vescovi che mi hanno preceduto in questa cattedra ed in modo particolare al mio immediato predecessore mons. Vincenzo Cirrincione,di cui quest’anno è ricorso il decimo anniversario della morte.

Nel cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II voglio ricordare mons. Antonino Catarella che fu padre conciliare e mons. Sebastiano Rosso che si impegno per l’attuazione del rinnovamento conciliare.

Un pensiero pieno di gratitudine va al Card. Salvatore De Giorgi principale vescovo consacrante assieme altri vescovi con consacranti :il compiano card. Salvatore Pappalardo e il card. Paolo Romeo, allora Nunzio Apostolico in Italia,

Rivolgo un vivo ringraziamento al carissimo confratello Mons. Calogero Peri Vescovo della mia Chiesa madre di Caltagirone, all’interno della quale ho ricevuto tanti doni di grazia: il battesimo nella Matrice di Licodia Eubea, la confermazione , l'eucaristia e il presbiterato nella Chiesa Madre di Grammichele. Il diaconato nella cattedrale di Caltagirone. Le Chiese sorelle di Caltagirone e di Piazza hanno profondi legami ecclesiali legati soprattutto ad alcune figure di vescovi. Ricordo mons. Girolamo Aprile Benso primo Vescovo della Diocesi, mons. Saverio Gerbino animato da grande zelo pastorale e mons. Mario Sturzo figura illuminata di vescovo e di studioso caratterizzato da una profonda spiritualità di cui stiamo celebrando l’anno sturziano nel 150 della nascita e nel 70 della morte.

Ringrazio le pubbliche autorità civili e militari che onorano con la loro presenza questa celebrazione a cui continuo ad assicurare la collaborazione mia e della Chiesa piazzese per la tutela della legalità, la promozione umana, lo sviluppo civile e la crescita del bene comune della nostra comunità , nel rispetto delle competenze di ognuno.

Un particolare ringraziamento rivolgo all’Amministrazione Comunale di Piazza Armerina e al Consiglio Comunale, che oggi hanno voluto annoverarmi fra i cittadini onorari di questa nobile città.

Ringrazio i carissimi membri del Presbiterio diocesano di Piazza Armerina miei primi collaboratori, i membri del Capitolo Cattedrale, i diaconi , i seminaristi, i membri degli Istituti di Vita Consacrata , i membri degli Istituti secolari, i membri dell’Ordini pontifici di S. Gregorio Magno e S. Silvestro, dell’Ordine di Malta, dell’Ordine del santo Sepolcro di Gerusalemme, dell’Ordine Teutonico, dell’Ordine Costantiniano, delle confraternite e delle associazioni e movimenti ecclesiali, che rendono bella la Sposa di Cristo con i loro diversi doni spirituali. Ringrazio i rappresentanti dei Comitati dei quartieri.

Un particolare ringraziamento rivolgo al Vicario Generale Mons. Giovanni Bongiovanni che ha coordinato questi festeggiamenti e a tutti coloro, ecclesiastici e laici che collaborano nei vari uffici della nostra Curia Diocesana che si sono prodigati per preparare le iniziative per questo anniversario.

Ringrazio il direttore e la redazione del settimanale diocesano “Settegioni:dagli Erei al Golfo” per il numero speciale che ha voluto dedicarmi.

Ringrazio il coro Perfetta Letizia della parrocchia San Giovanni Evangelista che ha animato la celebrazione di questa sera , il Centro Giovanile Musica e Arte di Gela con don Angelo Strazzanti per il magnifico spettacolo offerto in mio onore.

Porgo un fraterno saluto e un sentito ringraziamento in Gesù Cristo ai fratelli e appartenenti ad altre comunità ecclesiali : la Chiesa ortodossa del patriarcato di Romania e la chiesa Avventista.

Un affettuoso saluto rivolgo ai miei familiari e parenti che hanno voluto essere presenti a questo momento di rendimento di grazie e che mi sono sempre vicini .

Rivolgo infine un pensiero a coloro che sono rimasti a casa: gli anziani, i malati, i disabili, i bambini e quanti , indaffarati o lontani, possono pensare che quanto qui è successo non li riguardi. Da parte mia voglio essere l’amico e il Vescovo di tutti.

Al termine di questa manifestazione rivolgo un vivo ringraziamento a tutti voi, che avete avuto la bontà di essere presenti.

A tutti assicuro il mio affetto, la mia riconoscenza e la mia preghiera accompagnata da una speciale benedizione.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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