giovedì 26 luglio 2012

Regione, niente soldi in cassa slittano gli stipendi dei deputati

PALERMO - La Regione ha poca liquidità non trasferisce i fondi per i pagamenti e per la prima volta nella storia dell'Assemblea regionale siciliana i 90 deputati regionali non prenderanno la paga con puntualità ma forse tra un mese. E a causa della crisi di liquidità, la Regione, attraverso il fondo pensioni ha anche inviato una lettera ai dipendenti andati in pensione comunicando ritardi nell'erogazione del tfr.



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I parlamentari regionali sono stati informati dal segretario generale aggiunto del ritardo nel pagamento degli stipendi di luglio perchè "la Regione non ha ancora provveduto al trasferimento dei fondi richiesti a titolo di dotazione ordinaria annuale spettante all'Assemblea regionale siciliana". Il problema riguarda anche i dipendenti dell'Ars che a giugno avevano percepito lo stipendio con qualche settimana di ritardo.

I lavori dell'Assemblea regionale si sono aperti questo pomeriggio con le lamentele di alcuni deputati dell'opposizione per i ritardi nei pagamenti degli stipendi dei parlamentari e dei dipendenti di Palazzo dei Normanni. Per Toto Cordaro (Pid) "non si capisce come mai gli assessori non eletti ricevono puntualmente gli stipendi e i parlamentari no".

La Regione siciliana, meglio, l'assessore regionale all'Economia Gaetano Armao, tratta l'Assemblea alla stregua di un fornitore o di una partecipata. Non nasconde la sua irritazione il presidente dell'Ars Francesco Cascio intervenendo in Aula per rispondere alle lamentele dei deputati Rudy Maira (Pid), Roberto Corona (Pdl), Titti Bufardeci (Grande sud) e Toto Cordaro (Pid), che hanno lamentato i ritardi nel pagamento degli stipendi di parlamentari e del personale dell'Ars da parte della Regione.

"Il ritardo nel pagamento degli stipendi dei deputati e del personale dell'Ars - ha detto Cascio rivolgendosi all'Assemblea - è collegato ad un tardivo accreditamento di parte della somma, in tutto circa 81 milioni, che la Regione doveva trasferire per il primo semestre all'Ars, a questa cifra mancano ancora 5 milioni di euro, ritardo dovuto alle complessive difficoltà finanziarie".

Il problema, però, sottolinea Cascio, non è questo. "Mai l'Ars è stata trattata - accusa - come un fornitore o come una partecipata regionale: è un organo istituzionale di valenza costituzionale e di conseguenza l'erogazione dei trasferimenti sono sempre stati effettuati d'ufficio. Da quando c'è l'assessore Armao, si tende a stravolgere questo concetto, e quindi l'Ars passa in coda rispetto ai fornitori, e questo non è possibile. Lo faremo presente al ragioniere generale, affinchè non si verifichi più questo problema che crea un pò di imbarazzo anche nei rapporti tra regione e Ars".

Secondo l'esponente del Pid "il governo regionale sta centellinando le risorse del palazzo e l'assessore Armao sta dimostrando di non essere dalla nostra parte". Sull'ordine dei lavori è intervenuto anche il capogruppo di Grande Sud Titti Bufardeci (Grande Sud): "Comprendo i ritardi nell'assestamento del bilancio, ma di certo non è giustificato che la Regione prosegua in questa direzione perpetuando ritardi nei pagamenti, soprattutto negli stipendi dei dipendenti, che vanno corrisposti prima di quelli dei deputati". Bufardeci ha chiesto alla presidenza di "richiamare all'ordine l'Assessore Armao".

Sul tema sono intervenuti anche Rudy Maira e Roberto Corona.


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Agostino da iPhone

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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