Piazza Armerina. "Quella chiesa non merita di essere lasciata in abbandono. E' un grave danno per l'arte e per l'immagine della nostra città. Purtroppo il sindaco non mi ascolta". Alza ancora una volta la voce il consigliere comunale indipendente Basilio Fioriglio che presenta una dettagliata interrogazione sullo stato di degrado della chiesa di San Lorenzo, meglio conosciuta come chiesa dei Teatini, di proprietà di un Opera Pia regionale, e ormai da anni lasciata nel più completo abbandono. Dice Fioriglio: "le interrogazione precedenti e gli impegni dell'amministrazione sono rimaste solo promesse di buona volontà. Continuare a vedere i turisti che si fermano ad ammirare la Chiesa nello stato di degrado ed avere visto il popolo fedele della Città, raccolto in preghiera in quel piccolo – grande scorcio del Largo S. Giovanni con le bellezze architettoniche circostanti, in occasione della festa di Maria Ausiliatrice e constatare che le mie richieste - forse perché proveniente da un consigliere comunale che non fa parte della sua area politica - non sono state accolte mi fanno riflettere sulla opportunità svolgere le proprie funzioni di Consigliere Comunale, servendosi dell’istituto dell’interrogazione per fare da pungolo costruttivo all’Amministrazione. Spero – continua Fioriglio - che l’ulteriore sollecito possa finalmente dare il giusto riconoscimento all’importante prospetto col portale barocco della Chiesa di S. Lorenzo, che oltre a presentare notevoli valenze storico artistiche ed architettoniche di epoche diverse, presenta alterate le condizioni di ambiente e di decoro, privo ormai da anni di interventi di conservazione con manutenzione ordinaria e straordinaria, evidenziando che il prospetto è degradato ed infestato da parassiti e vegetazione, oltre che finestre con vetri rotti, che lascia che la pioggia, completa l’opera di degrado sulle strutture interne. L’unico intervento di manutenzione – continua il consigliere comunale - è stato quello di transennare a protezione dell’incolumità pubblica, prima con tavole ed in ultimo con una rete, nella parte del prospetto di P.zza Martiri D’Ungheria, lasciando in bella mostra il tavolato, di pessima fattura (cadente con chiodi arrugginiti), davanti il prospetto principale della chiesa. L’area di cui parlo di straordinaria importanza alla fine Via Umberto e si presenta come un accoglienza. Infatti – conclude Fioriglio nell’interrogazione rivolgendosi al sindaco “lei stesso aveva messo in evidenza come il prospetto della chiesa è concavo perché, nella logica estetica del barocco, intendeva essere il fondale della via della Fiera (oggi Via Umberto)” e disporre subito quantomeno il piccolo intervento di diserbatura – pulizia e contestualmente avviare con la Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Enna, un intervento urgente, per verificare le misure e gli interventi conservativi, per evitare che sia messo in pericolo tutto il complesso del monumento storico".
Agostino Sella