Pubblichiamo nella speranza di fare chiarezza sul nostro amato e martoriato ospedale Chiello.
Il Chiello è sempre al centro dell'attenzione.
Adesso pare che in un reparto si stanno verificando una serie di strani atti nei confronti del personale che vi opera.
E' vero oppure no?
Pare che in un particolare reparto siano stati forzati gli armadietti e i camici ivi conservati sono stati tagliati a mò di
pugnalate inferte alla schiena.
Scritte ingiuriose sono comparse anche sui muri
del reparto e sugli armadietti del
personale.
In ultimo in ordine temporale la stanza dei medici è stata
forzata ed ivi tagliati i fili del computer che risulta
così inutilizzabile.
In entrambi i casi pare che sia stata presentata denuncia
all’autorità giudiziaria.
A chi giova tutto questo?
Chi vuole destabilizzare
l’ambiente e impedire a chi vi lavora di farlo?
Si tratta forse di un perfido
tentativo di far chiudere un reparto importante per le donne che devono partorire?
Cosa
e chi si nasconde dietro questi gravi
episodi che tolgono serenità a quanti
con molto impegno e professionalità stanno in tutti i modi cercando di
riorganizzarsi dopo che oltre un anno fa è stato soppresso il punto nascita?
Infatti a tutt’oggi sono stati effettuati in regime di day hospital oltre 200
interventi di chirurgia ostetrica e ginecologica.
Inoltre è attivo il servizio
di diagnosi prenatale con l’effettuazione delle amniocentesi e delle ecografie
fetali morfologiche.
Si esegue il
monitoraggio delle gravidanze fisiologiche di quelle a rischio in integrazione
diretta con il reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale Umberto I di
Enna diretto dal dottor Giuseppe La Ferrera.
Per quanto riguarda la ginecologia
vengono eseguite le colposcopie per lo screening regionale del cervicocarcinoma
, è attivo l’ambulatorio di sterilità di I°livello e quello per la menopausa e
il climaterio.