domenica 16 settembre 2012

Inquietanti episodi intimidatori in un reparto del Chiello di Piazza Armerina?


Pubblichiamo nella speranza di fare chiarezza sul nostro amato e martoriato ospedale Chiello. 

Il Chiello è sempre al centro dell'attenzione. 
Adesso pare che in un reparto si stanno verificando una serie di strani atti nei confronti del personale che vi opera.
E' vero oppure no?
Pare che in un particolare reparto siano stati  forzati gli armadietti e i camici ivi conservati sono stati tagliati a mò di pugnalate inferte alla schiena. 

Scritte ingiuriose sono comparse anche sui muri del reparto e sugli  armadietti del personale. 
In ultimo in ordine temporale la stanza dei medici è stata forzata  ed  ivi tagliati i fili del computer che risulta così inutilizzabile. 
In entrambi i casi pare che sia stata presentata denuncia all’autorità giudiziaria. 
A chi giova tutto questo? 
Chi vuole destabilizzare l’ambiente e impedire a chi vi lavora di farlo? 
Si tratta forse di un perfido tentativo di far chiudere un reparto importante per le donne che devono partorire?
Cosa  e chi si nasconde dietro questi gravi  episodi che tolgono serenità a quanti  con molto impegno e professionalità stanno in tutti i modi cercando di riorganizzarsi dopo che oltre un anno fa è stato soppresso il punto nascita? 
Infatti a tutt’oggi sono stati effettuati in regime di day hospital oltre 200 interventi di chirurgia ostetrica e ginecologica. 
Inoltre è attivo il servizio di diagnosi prenatale con l’effettuazione delle amniocentesi e delle ecografie fetali morfologiche.
Si  esegue il monitoraggio delle gravidanze fisiologiche di quelle a rischio in integrazione diretta con il reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale Umberto I di Enna diretto dal dottor Giuseppe La Ferrera.
Per quanto riguarda la ginecologia vengono eseguite le colposcopie per lo screening regionale del cervicocarcinoma , è attivo l’ambulatorio di sterilità di I°livello e quello per la menopausa e il climaterio.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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