domenica 23 settembre 2012

"Laziogate", Udc decisiva per la Polverini---figuriamoci questi in Sicilia avevano già salvato Cuffaro

Nuovo fuoco di fila sulla Polverini e la sua maggioranza------------ dopo lo scandalo dei fondi Pdl alla regione Lazio. "Dobbiamo guardarci in faccia e aprire un dibattito serio, non dilatorio - afferma --------il sindaco di Roma -. Credo serva --------un azzeramento totale all'interno del centrodestra.------------ Dobbiamo rifondare una realtà che ha bisogno non solo di valori, che ci sono, o di riferimenti politici ma anche di comportamenti che rendono credibili questi valori di fondo come persone, famiglia, nazione e merito. Non possiamo continuare a vivere di espedienti".
Lo afferma il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, commentando lo scandalo dei fondi Pdl in Regione Lazio.I numeri - Maggioranza 42, opposizione 29. Sono questi i numeri della regione Lazio, che è alle prese con un nuovo problema: le dimissioni dei consiglieri Pd, annunciate da Esterino Montino e che i democratici sperano siano imitate anche dagli altri gruppi di opposizione. Il Pd conta 14 consiglieri, ai quali vanno sommati i 5 dell'Idv, 2 della Federazione della sinistra, 2 della lista Bonino, 2 di Sel, 1 Api, 1 di una lista civica, 1 del Psi e 1 dei Verdi. In tutto, appunto, 29.Se si dimettessero in blocco i consiglieri di opposizione, resterebbero in carica solo i 42 consiglieri di maggioranza (Polverini compresa). Ai sensi dello Statuto, "per la validità delle deliberazioni dell'Aula e delle commissioni è richiesta la presenza della maggioranza dei componenti (si veda voce 'numero legale') e il voto favorevole della maggioranza dei presenti, eccetto i casi in cui sia richiesta una maggioranza qualificata, cioé "della metà più uno, di tre quinti, dei due terzi o dei tre quarti degli aventi diritto al voto". Insomma, perché una seduta sia valida servono almeno 36 consiglieri presenti. E se davvero l'opposizione si dimettesse in blocco, le assenze sarebbero bandite tra i banchi della maggioranza.L'Udc sarebbe di fatto l'ago della bilancia, potendo contare su 6 consiglieri: per tenere una seduta senza i casiniani - o per approvare i provvedimento per i quali è richiesta la maggioranza qualificata, occorrerebbe la presenza di tutti gli altri 36 consiglieri di maggioranza, Polverini compresa. In particolare, lo Statuto prevede la necessità di una maggioranza qualificata nelle deliberazioni del Consiglio per atti importanti come "l'elezione del Presidente del Consiglio regionale; l'adozione e la modifica del regolamento dei lavori del Consiglio; l'approvazione del regolamento di contabilità e degli altri regolamenti interni; la dichiarazione d'urgenza sulla promulgazione della legge regionale; l'approvazione della mozione di sfiducia nei confronti del Presidente della Regione - maggioranza dei componenti".Buttiglione: gli Udc si dimettano - Clima dunque infuocato. Secondo Rocco Buttiglione, presidente dell'Udc, in un'intervista a Repubblica, "la Polverini farebbe bene a lasciare, non può far finta di nulla. Avrebbe fatto meglio a dimettersi per la dignità sua e di tutta la politica". E "se fossi al posto dei nostri consiglieri, mi dimetterei", tuttavia "rispetto l'autonomia e le idee dei nostri esponenti politici locali", ha aggiunto il centrista.Fiorito lunedì interrogato - Domani mattina, Franco Fiorito, ex capogruppo Pdl alla Regione Lazio, indagato per peculato dalla procura della Repubblica di Roma nell'ambito delle indagini sulla gestione dei fondi del gruppo consiliare, sarà interrogato a Viterbo dal Pm Massimiliano Siddi per 'reato connesso''. Fiorito, assistito dall'avvocato Carlo Taormina, allo stato, sarà sentito in qualità di testimone. L'ex sindaco di Anagni, in particolare, sarà chiamato a dare spiegazioni sulle fatture depositate alla Pisana per i relativi rimborsi dal consigliere regionale viterbese, suo successore alla guida del gruppo e nemico giurato Francesco Battistoni. Fatture che secondo lo stesso Battistoni e almeno due società con sede a Viterbo, la Panda Cz e la Majakovskij Comunicazioni, sarebbero state falsificate, aumentando di decine di volte il loro importo. Il fascicolo di cui è titolare il Pm Siddi è scaturito da tre diversi esposti: uno di Battistoni e gli altri due delle stesse società. Tutte e tre sono stati presentati dopo la pubblicazione sui giornali delle copie delle fatture ritenute gonfiate.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI