domenica 9 settembre 2012

Legga Grassia ma con attenzione

Blog di Grillo: fuorionda era concordato. Replica di Favia su twitter: "Che fai? Mi cacci?" Commenta Il fuorionda di Giovanni Favia andato in onda su 'La7' sulla mancanza di democrazia tra i 'grillini' era concordato. E' la tesi di un post pubblicato sul sito di Beppe Grillo a firma di Maurizio Ottomano, giornalista freelance legato al meetup di Vicenza. In una lunga analisi, Ottomano 'smaschera' alcuni particolari dello scoop che a suo dire non tornerebbero. A partire dal 'gioco di sponda' tra il conduttore della trasmissione Corrado Formigli e Luca Telese, il direttore del neonato quotidiano 'Pubblico', sul cui sito la notizia del fuorionda sarebbe apparsa qualche minuto prima dell'effettiva messa in onda.
Ottomano avanza pesanti dubbi sulla veridicità del filmato: "Favia (che nei giorni scorsi ha però negato di avere concordato il fuorionda, ndr) è abituatissimo alle interviste" e inoltre il suo curriculum di tecnico audiovisivo lascia molti dubbi sul fatto che possa essere cascato in un tranello così semplice. Piuttosto, prosegue Ottomano, dietro ci sarebbe la sua "prossima fine mandato", avendo già compiuto due legislature in politica. E una frase dello stesso Grillo, pronunciata alla festa a Cinque Stelle di Brescia, avrebbe preannunciato il tutto: "Anche noi avremo i nostri Scilipoti", le parole del comico. Favia su twitter come Fini: "Che fai? Mi cacci?" - "Non ho nessuna intenzione di andare nel Pd, il M5S è sempre stata ed è la mia casa. Che fai, mi cacci?". E' la replica di Giovanni Favia su Twitter, parafrasando la celebre battuta di Gianfranco Fini a Silvio Berlusconi durante un congresso del Pdl. Il riferimento al passaggio ai democratici è in risposta all'articolo pubblicato sul sito di Beppe Grillo nel quale si ipotizza che "il movente di questa intervista concordata" potrebbe essere "il passaggio ad un'altra formazione politica, probabilmente il Pd o affini (tanto non cambia di molto la sostanza)". Ma la democrazia non è il Carnevale di Viareggio. Due note sulle polemiche attorno al Movimento 5 Stelle di Oliviero Beha Commenta Oggi, dopo l'esplosione delle polemiche sulla democrazia in casa di Grillo (e di Casaleggio), mi è stato chiesto un "tweet", un cinguettio istantaneo sulla faccenda. E' riassumibile in "la democrazia è uno strano pesce, non facile da catturare ma assai più difficile da pulire... "E vi risparmio i giochi linguistici sulla testa, la puzza ecc... Che cosa era successo? In un video "rubato" su "La7" al consigliere regionale dell'Emilia-Romagna "grillino", Giovanni Favia, erano scappate dette cose di fuoco su Grillo, soprattutto su Casaleggio ("la mente freddissima" del Movimento) e più in generale sulla democrazia lacunosa all'interno di questa nuova forza politica oggettivamente in gara per scuotere elettoralmente il Paese. Che è, come ognun sa, in coma e per svegliarsi avrebbe bisogno di qualche emozione forte, che al momento solo l'M5S sembra in grado di dare. Ma se oltre a tutte le polemiche sulla "preoccupante" figura di Beppe ci si mette anche un discorso a raso sulla democrazia ma strumentale e mirato "contro" e non "per", beh, siamo davvero fritti. Facciamolo allora questo discorso sulla democrazia, e sviluppiamo il tweet. Ovviamente io non so direttamente - non appartenendo al Movimento di Grillo ma cercando di capirne il senso, il ruolo e l'utilità per il Paese - quanto sia "democratico" tutto ciò che fa capo al duo di testa. Conosco Beppe e di rimbalzo Casaleggio, che per ora non definirei un Richielieu a priori, e neppure un Mazzarino sia pure in sedicesimo... Anche perché come sempre parlando di loro si finirebbe per non parlare degli altri, cioè dell'attuale classe politica contro la quale essi si muovono. E invece è un po' di tutti che vorrei parlare, illuminati dal faro della democrazia. Pensate come sarebbe opportuno che il cosiddetto video-shok di Favia, che nel frattempo si è pentito, scusato, corretto (ma anche questo è relativo...), invece che restringere la curiosità e il dibattito intorno a "Grillo, Casaleggio e la democrazia" lo allargasse al tema "stato di salute della democrazia in Italia". Cercando magari di rispondere a qualche banalissima domanda, addirittura di superficie se volete. Per esempio, e nell'ordine. 1) Che cosa pensate sia la democrazia. 2) Se si pensa che sia imprescindibile, un punto definitivo di non ritorno oppure no. 3) Che la si intenda tale, sì, ma sempre e solo per gli altri. 4) Se non sia diventato un lusso in tempi in cui la politica è passata ad essere da ostaggio dell'economia ostaggio della finanza (altrimenti detta l'economia di carta), e magari un lusso che non possiamo permetterci. 5) Se l'Italia oggi sia un Paese davvero democratico. E quanto. E come. 6) Se ci sia oggi tra noi un partito davvero democratico, a parte i calembours sul nome, ed eventualmente quale. 7) Se negli altri settori della vita pubblica questo Paese sia democratico, e lo sia in profondità e non in superficie, se cioè si ritrovi nella democrazia oppure la viva semplicemente come una stagione della storia in una gigantesca delega ad altri assai poco democratica. 8) E alla fine, per farla corta, se gli individui di spicco del Paese ovviamente a partire dalla politica siano davvero democratici e soprattutto si comportino come tali, giacché altrimenti come sempre o quasi "sarebbero tutti forti agli orali...". Sarebbero solo 7 domanducce facili facili utili a introdurre il domandone finale sulla "democrazia in casa Grillo". Interrogativo di grande e ineludibile spessore, come ho detto seriamente all'inizio di questo articolo. Ma a condizione che venga messo in discussione l'intiero paesaggio perché in caso contrario saremmo all'ennesima presa per i fondelli, "di parte", come è ovvio, e non "da parte" del Casaleggio cagliostrato di cui sopra. Te' capì, merlo? La libertà di stampa è precaria leggi il post di Claudio G., Roma (Voti: 64) Ieri sera,in qualche modo, sono stato colpito da cio che è successo. Avevo iniziato ad innervosirmi un po', ma subito mi è tornato il sorriso. ho pensato: è come voler screditare Garibaldi perchè in segreto aveva alle spalle Cavour e Vittorio Emanuele II. Beppe e Casaleggio sono ideatori di un nuovo umanesimo, magari prosecutori di Pericle... e perfettamente logico e giusto che abbiano creato anche delle regole da seguire, anche e soprattutto in democrazia dal basso. Beppe sin dai primi anni 80 ha iniziato la sua opera umanistica, sfociata nel '86 con la sua denuncia sui furti dei craxiani. Un giorno incontrò un'altra grande mente, per NOSTRA FORTUNA, ed è qui che Beppe ebbe la definitiva forza per per applicare cio che aveva sempre espresso negli innumerevoli suoi spettacoli divertenti e didattici. Io e tanti altri di mia conoscenza voteranno M5S perchè crediamo fortemente nel M5S e ci sentiamo fortunati di avere al nostro fianco geniali menti come Grillo e Casaleggio. E ieri sera ancor di più. Bomba o non bomba arriveremo a Roma. P.S.:Favia ti ho perdonato sei bravo ma anche un testa di cazzo

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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