Questo è un invito al non voto. Una bizzarria, penserete. Come? Nel frastuono elettorale della battaglia all’ultimo voto? E con il mio trascorso politico? Per svelare questa eccentricità vi ruberò, se volete, pochi minuti.
Sono a Palermo, sequestrato da un magico raffreddore. Noia, febbre e tanti clic del telecomando. I programmi televisivi regionali ospitano personaggi meravigliosi, balzachiani. “Basta”, mi sono detto. Ho spento il televisore. Sfidando la febbre e l’età ho chiamato il mio amico Agostino. Sella non ha riconosciuto la mia voce da Robert Redford con la pancia. “Bronto, Ustì. Sugnu Cungettu”. Come tutti gli emigranti, non posso fare a meno di pensare al luogo del mio riscontro. Piazza Armerina, per tutti gli esiliati, si incarna digitalmente nel blog di Agostino Sella. Chiedo dunque asilo per questa modesta nota.
Intervento modesto nei toni e nei contenuti. Ribadisco. Il mio è un invito al non voto, non temete. Non vi chiederò di votare questo o quell’altro candidato. Ho già letto i nomi dei tanti, sempre numerosi, candidati armerini. Tutte persone degne. Dunque, voi votate pure per i vostri preferiti. Io invece vi chiederò di non votare. Vorrei puntualizzare, ancora una volta, che questa è un invito senza dediche. Non è riservato a nessuno. Solo un accorato invito a non votare. Dunque, sapete chi non dovete votare? Non dovete votare il candidato Presidente della Regione che non ha alcuna possibilità di essere eletto. Non è un esercizio di stile. Solo un allarme. Sarà la febbre, forse l’età. Ma la partita in gioco è epocale. Attenzione. Non è la solita elezione. Questo è uno snodo storico. Non si tratta di eleggere un presidente conservatore o moderato. In gioco c’è una posta altissima. Questa volta rischiamo di uccidere, definitivamente, questa regione grande quanto una nazione. Sono all’opera menti raffinatissime. Trarrò dunque le mie, modeste, conclusioni. Ovviamente, chiedo scusa preventivamente. Non voglio impartire lezioni. Attenti, dunque. Il gioco raffinato potrebbe condurre all’elezione di un presidente privo di maggioranza. E, ovviamente, confinare in un angolo un’inutile, democratica e vociante opposizione. Prima, però, le menti raffinate hanno pensato bene di mandare al rogo migliaia di voti inutili. Inutili, perché quei partiti non supereranno lo sbarramento previsto. Dunque concludo. Cari amici e amiche, vi chiedo di non bruciare il vostro consenso. Non cedete alle viscere, alla pancia, al risentimento, alla disperazione, alla rabbia, alla delusione. Non votate quello per punire l’altro. Vi invito a non cadere nel tranello di leggere queste elezioni come anticamera delle prossime amministrative. Avrete tempo, fra qualche mese, di mettere in atto le vostre strategia municipali. Clan, fazioni, gilde, consorterie, club, avranno modo di misurarsi alle prossime comunali. Questa volta è necessario, indispensabile, pensare che il mondo non finisce alla Bellia. Attenzione, la vostra crocetta, è indispensabile. Dunque vi chiedo, evitate di confinare il vostro consenso a favore di un candidato Presidente che non sarà eletto. Rivolgo questo invito all’elettorato progressista. Quelle donne e quegli uomini, che si sentono traditi, delusi. Fate uno sforzo. Recatevi a votare. Ricordate l’ammonimento gramsciano. Il grido tragico rivolto agli indifferenti. Non cedete alla tentazione di non partecipare. Non servirà a nulla confinare il voto a favore del candidato di Sel e Italia dei Valori. La coalizione di sinistra che candida Giovanna Marano non supererà lo sbarramento. Migliaia di voti in fumo. Consensi determinanti per l’elezione di un presidente progressista come Crocetta. Un invito lo rivolgo alle tante persone in buona fede che hanno deciso di votare il Movimento di Beppe Grillo. Ovviamente, è una scelta libera. Conosco molti amici e amiche che hanno deciso, in piena coscienza, di abbracciare il Movimento Cinque Stelle. Mi consentirete, lo dico con estremo rispetto, di rivolgervi un monito. Attenti. Le giuste cause, i moti di piazza, le adunanze si risolvono sempre tragicamente. Il disagio è legittimo. Personalmente ho sempre guardato con diffidenza i manipoli moralisti. Ho salutato sempre con distacco i forcaioli di Tangentopoli e i Retini del pifferaio Orlando. Guardo dunque con preoccupazione alle piazze vocianti. All’invocazione dei patiboli, delle forche. Dunque, il mio è un invito a non disperde il voto in inutili schieramenti. Non cedete all’indifferenza, alla sottrazione, al non voto. Non sprecare il vostro consenso. Rivolgo un invito anche agli amici dello schieramento conservatore. Votate pure il vostro candidato deputato locale. Chiudete però, definitivamente, la tragica parentesi berlusconiana. Votate Miccichè. Solo così potrà formarsi in Italia una Destra democratica ed europea. Avevo scritto che questa nota non era dedicata. In verità è dedicata a una mia collega. Si chiama Grazia Cherchi. Una romantica donna emiliana. Un personaggio straordinario. Si annida dietro il fumo di una perenne sigaretta. Parla con le frasi dei suoi amati personaggi dei film. A lei avevo confessato che non volevo votare e che mi dispiaceva. Mi ha risposto con la frase di un film mieloso, fastidioso e terribilmente romantico, Love Story: “Amare – dice la protagonista - significa non dover mai dire: mi dispiace”. Tossendo con le sue maledette sigarette Grazia sorrideva. Io amo, inspiegabilmente, la Sicilia. Non mi aspetto nulla da nessuno. Non voglio però dire: mi dispiace. Domenica, io voterò Rosario Crocetta.
Concetto Prestifilippo
Chi sono
Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com
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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"
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