martedì 9 ottobre 2012

Venezia sempre più solo. I capigruppo. "Non sa amministrare il consiglio"

Piazza Armerina. "Il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Venezia, non ci rappresenta più, non è in grado di gestire il consiglio comunale e per questo non partecipiamo più alla conferenza dei capigruppo". La presa di posizione, che rischia di mandare in impasse il consiglio comunale, è dei capigruppo Basilio Fioriglio, Carmelo Gagliano, Pippo Marotta, Calogero Cursale, Giuseppe Capizzi, Giuseppe Falcone, Salvatore Piccicuto ed Angelo Trebastoni. In pratica quasi mezzo consiglio comunale che non riconosce più la figura del presidente del consiglio.
I capigruppo in questione hanno dato mandato a Basilio Fioriglio di preparare un documento unitario in cui viene spiegata la dura presa di posizione.
"In questo momento non possiamo parlare – dice uno dei capigruppo in questione – è giusto che sia il documento predisposto da Fioriglio a dire quello che unitamente pensiamo ma dico che è impossibile andare avanti così. Venezia porta le carte in consiglio comunale quando vuole, alcune cose le ritarda altre le accelera. E' stato eletto con appena 9 voti su 20, senza la nessuna maggioranza. Aveva detto di essere un presidente del consiglio comunale di transizione ma appena si è seduto nella poltrona non si è alzato più. Le attività del consiglio comunale, nonostante i nostri solleciti, sono scialbe. Insomma – conclude il capogruppo consigliere comunale - Venezia è uno dei peggiori presidenti del consiglio che la città ricordi nella sua storia". Si aspetta quindi il documento ufficiale che verrà redatto da Fioriglio per capire i risvolti politici del caso. Nelle norme non è prevista la sfiducia al presidente del consiglio comunale, che può solo dimettersi. E - a quanto pare – Pino Venezia – che da anni aspira ad un ruolo politico non ha proprio nessuna intenzione di lasciare lo scranno consiliare più alto del consesso civico, che peraltro garantisce indennità pari a quelle degli assessori comunali. A far compagnia a Venezia nella conferenza dei capigruppo consiliare è rimasto solamente Riccardo Calamaio, capogruppo del PD, partito al quale appartiene lo stesso Venezia. Calamaio però - almeno fino ad oggi - non ha rilasciato nessuna dichiarazione ufficiale. Infatti, nonostante l'atto di protesta dei capigruppo, dal partito guidato da Gianfranco La Porta, non trapela nulla. Pare che l'indirizzo politico sia quello far finta di nulla e completare la legislatura giunta ormai all'ultimo anno. Nella città dei mosaici – infatti – si guarda alle amministrative della prossima primavera. Nigrelli sarà certamente il candidato del Partito Democratico accompagnato dalle liste del partito in cui saranno presenti quasi tutti gli assessori della giunta, il presidente del consiglio ed altri consiglieri comunali. Di contro i capigruppo dell’opposizione si preparano per mettere in atto una strategia d'insieme da contrapporre a Carmelo Nigrelli. Il sindaco attuale, però, punta sulle divisioni del centro destra per arrivare al secondo mandato. Sarà molto importante il verdetto che uscirà dalle urne del 28 ottobre. Una vera e propria conta politica. Il sindaco e la sua giunta appoggiano il candidato del PD Adriana Rabita. I capigruppo, che invece rappresentano diversi partiti, stanno caldeggiando candidati diversi all’interno delle coalizioni che fanno capo a Gianfranco Micciche e a Nello Musumeci. Dal risultato dei candidati alle regionali si capirà sia il seguito della giunta Nigrelli che quello dei singoli capigruppo consiliari.

Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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