mercoledì 7 novembre 2012

Giampiero Alfarini sulla SP4 scrive alla provincia e all'ANAS. Siamo con lui


Caro
Agostino, in attesa che i deputati piazzesi eletti all'ARS, pongano (e spero risolvano definitivamente) l'annosa questione della s.p. 4, ti informo di avere inviato all'U.R.P. della Provincia di Enna, la seguente missiva:

Ill.mo Sig. Presidente della Provincia Regionale di Enna
Ill.mo Assessore alla Viabilità della Provincia Regionale di Enna
Illmo Dirigente V° settore Viabilità della Provincia Regionale di Enna

e p.c Spett.le ANAS
Direzione Generale per la Sicilia

Il sottoscritto Avv. Giampiero Alfarini, si pregia rappresentare alle SS.LL quanto segue:
Per motivi familiari e di lavoro, mi trovo molto spesso a ricoprire il tragitto
Catania-Piazza Armerina.
Com’è certamente noto a codeste autorità, abbandonata la A19 sullo svincolo Dittaino, ci si immette dapprima sulla s.s. 192 che confluisce poi, in direzione Enna, sulla S.P.4, forse la strada più importante della provincia per i risvolti turistici ed economici correlati.
Proprio sullo stato di manutenzione di quest’ultima, certo di interpretare il sentimento di moltissime persone che la percorrono giornalmente, mi rivolgo da libero cittadino alle istituzioni in persona di Lor signori. 
Preciso che analoga comunicazione è stata inviata all’ANAS per il tratto di sua competenza.
Pur consapevole delle difficoltà di bilancio della Provincia di Enna, a prescindere da ogni considerazione personale sulle cause (politiche e non) che ne hanno determinato il dissesto, chiedo alle SS.LL se la vita delle persone possa essere sacrificata in nome dei numeri, indirizzi
politici, negligenza, incompetenza, mancanza di volontà nel rispondere alle istanze legittime dei cittadini, o se l’incolumità pubblica rivesta ancora un ruolo di preminenza nella considerazione della
politica provinciale ennese. 
L’amara considerazione nasce dalla constatazione, ormai pluriennale delle tragedie sfiorate che lambiscono gli utenti di questa strada, potenziale (ma neanche tanto) trappola mortale per chi la percorre. 
Per non rimanere sul vago, nella sera del
31 Ottobre u.s., complice la nebbia fittissima nei pressi di Valguarnera, si è rischiata la collisione tra numerosi automobilisti (compreso il sottoscritto) che per decine di chilometri hanno dovuto guidare praticamente alla cieca, non potendo contare su nessuna segnaletica orizzontale perché inesistente, assenza di segnalatori catarifrangenti e quant’altro le norme di sicurezza sulla circolazione
stradale ed il buon senso imporrebbero.
Il tutto, scorrendo su un manto stradale da paese del terzo mondo, pieno di dossi (nemmeno segnalati) e
buche.
Evidentemente quella sera il buon Dio ha pensato bene di non chiamare a sé nessuno di noi!
E si rifletta che ancora (per fortuna) le condizioni meteorologiche ci sorridono.
Questa situazione è intollerabile! Non si può sperare sempre nel miracolo!
La questione va affrontata non solo sul piano del buon senso, ma anche su quello strettamente giuridico.
Segnatamente, è opportuno ricordare che il tema della manutenzione delle strade (in relazione ai danni a cose e/o persone che ne possono derivare), ha implicazioni di tipo giuridico,
civile e penale.
In aggiunta alla tutela di tipo civilistico, invero, la Suprema Corte di Cassazione ha affrontato il problema della manutenzione delle strade provinciali anche in chiave penalistica, sancendo il principio ormai consolidato in giurisprudenza, della responsabilità penale del dirigente pubblico incaricato del servizio manutenzione delle strade per le lesioni colpose conseguite al sinistro secondo gli ordinari criteri di imputazione della colpa e non solo quando il pericolo determinato dal difetto di manutenzione risulti occulto ( Cass; penale , sez. IV, sentenza 08.03.2012 n° 9175).
E’ inutile ribadire che nel caso specifico, di difetti di manutenzione ve ne sono fin troppi!
Per questo ritengo opportuno invitare le SS.LL, in attesa di un riordino radicale dell’asse viario in oggetto, ad approntare in tempi brevissimi almeno i rimedi minimi necessari a dotare la carreggiata della S.P. 4 dei dispositivi di sicurezza atti a garantire l’incolumità pubblica ed in particolare:
1) Segnaletica
orizzontale e verticale
2) Guar rail con catarifrangenti
3) Segnaletica luminosa nei tratti ordinariamente interessati da fenomeni di nebbia
4) Eliminazione delle buche e dei dossi con rifacimento del manto
stradale.

Confidando nel senso di responsabilità delle Autorità in
intestazione, porgo distinti saluti.
Catania, lì 06.11.2012

Avv. Giampiero Alfarini      

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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